
Ok, allora, impostiamo luce bianca sul light ring…fatto, poi smooth skin…fatto, pore lo mettiamo al massimo…fatto, brighten ok, sculpt…un po’ di più….ok ok, slim lo metto a livello massimo, filtro facciamo youth che mi fa gli occhi più grandi…ok PERFETTA.
Quante di voi rileggendo le righe sopra si rivedono? Ebbene non siete le uniche. Dall’avvento dei social network le app di ritocco fotografico sono tra quelle più scaricate in assoluto. E non parliamo di semplice ritocco luci, ma di app in grado di stravolgere interamente la nostra fisionomia, fino a renderci irriconoscibili sia in foto che in video.
Perché tutto questo? I selfie che riscuotono più consensi sono quelli perfetti, dove l’utilizzo dei filtri creati appositamente per piattaforme quali instagram o facebook è massiccio, tanto che ormai l’utente non sa più distinguere la realtà dall’immagine fittizia. La sete di like è dettata dal bisogno di aumentare la propria autostima, che è direttamente proporzionale ai cuori o ai pollici alzati ricevuti.
Se da una parte instagram ha cercato di porre rimedio, togliendo la visualizzazione del numero di like alle foto e indicando nelle stories se l’immagine o video che si sta visualizzando sta utilizzando un filtro, altre due app di tendenza, snapchat e tiktok stanno creando non pochi problemi di autostima, soprattutto nei giovanissimi, preda di una vera e propria disforia di immagine.
L’American Society of Plastic Surgeons, ha condotto un sondaggio con risultati che danno da pensare: oltre il 55% dei giovani pazienti che decidono di affrontare un intervento di chirurgia estetica lo fa per avere il viso il più simile possibile all’immagine creata con i filtri. Dal 2000 ad oggi questi interventi hanno avuto un incremento del 200% tra cui aumento del seno, rinoplastica, liposuzione e sistemazione palpebre. Per non parlare dell’utilizzo di parrucche, lenti a contatto estetiche e protesi in lattice, certo meno invasive di un intervento chirurgico ma pur sempre finzione.
Cosa si può fare per contrastare questo fenomeno?
Utilizzare le stesse piattaforme ma con un messaggio diverso. Mostrare le foto con e senza filtri, mostrare corpi reali e non impossibili, esaltare la propria diversità.
Molte influencer e star del grande schermo stanno cavalcando l’onda delle foto al naturale, mostrando cellulite, macchie della pelle e rughe.
I nonni dicevano: il mondo è bello perché è vario, e non si sbagliavano.
E allora forza, meno filtri e più diversità!
Silvia Massaferro
Il presente articolo è stato scritto dalla socia e blogger Silvia Massaferro che dedica del suo tempo alla crescita del CurvyPrideBlog.
Un grazie a tutte le socie e i soci che credono nell’Associazione CURVY PRIDE – APS impegnandosi nel volontariato.
