Nel Curvy Pride Blog sono stati pubblicati in 1o anni più di 500 articoli. Un caleidoscopio di argomenti, punti di vista, storie di vita, di amore, di amicizia. Alcuni li trovo particolarmente interessanti e mi ispirano pensieri e approfondimenti in un’ottica da Coach. La condivisione delle esperienze, per quanto sia personale, tocca sempre qualche corda personale degli altri. C’è sempre una similitudine, un pensiero, un vissuto anche nostro, in cui ci ritroviamo. Per questo le storie di vita ci piacciono tanto: sono le storie in cui ci immedesimiamo e dai cui impariamo qualcosa di nuovo. Oggi rileggiamo la storia di una amica anonima che per anni ha vissuto il rapporto col suo corpo come un incubo.
Ingrassavo e dimagrivo, era un vero incubo.
“Sono una di quelle donne che ha vissuto sempre in conflitto col proprio corpo. Alternavo periodi di forte sovrappeso a periodi che io chiamavo di “normalità”. Un incubo. Ho imputato a questo quasi tutti i miei fallimenti.
In uno dei miei momenti di normalità (quindi mentre ero più magra) ho incontrato l’uomo che sarebbe diventato mio marito.
Tutto bello e fantastico fino a quando il mio malessere ha ricominciato a bussare incessantemente e i chili arrivavano senza chiedere il permesso, uno sull’altro, gravando sulla mia impotenza.
Bene. Da lì il suo graduale rifiuto, ho passato anni dormendo in un’altra stanza, il mio respiro era grasso colato che dava fastidio, la mia voce era grasso colato che dava fastidio e la mia mente viaggiava solo alla ricerca di un modo per dimagrire e compiacere il mio uomo.
La solitudine interiore mi ha dato modo di ascoltarmi e, ad un certo punto, ho deciso di allontanarmi dalle persone negative della mia vita.
Un giorno, guardandomi allo specchio, ho capito una grande verità: ero bella, mi mancava solo la libertà di pensare e agire con la mia testa.
Donne, ricordatevi che non siamo noi quelle sbagliate, sono le menti chiuse ad essere sbagliate!
PS: Ho divorziato!
Se sei in sovrappeso devi solo muoverti di più e mangiare di meno.
Quante volte abbiamo sentito queste parole, o le abbiamo lette in qualche commento sui social? Troppe! Davvero troppe. Ancora oggi, nonostante sia stato appurato che l’obesità è una malattia, esattamente come la bulimia o l’anoressia, moltissime persone la fanno troppo semplice, accusando chi è grasso di essere semplicemente pigro e troppo goloso.
Vorrei scriverlo a caratteri cubitali: SE FOSSE FACILE ESSERE IN PERFETTA FORMA LO SAREMMO TUTTI! Chi punta il dito e giudica non ha proprio capito – o non vuole capire – che le nostre abitudini alimentari e di vita sono lo specchio di come ci sentiamo dentro di noi. Chi è in lotta col proprio peso ha bisogno di aiuto professionale. Non basta dire a un grasso MANGIA DI MENO, sarebbe come dire e a un anoressico MANGIA DI PIÙ.
Perché l’anoressia e la bulimia sono viste come malattie e l’obesità è vista come una colpa?
Purtroppo, gravitando in questo sistema, noi taglie PLUS ci troviamo a fare i conti con questi ragionamenti. Che non solo non aiutano, ma ci affossano sempre di più, perché ci fanno credere di essere falliti, di non essere abbastanza forti, bravi, costanti nel perseguire un obiettivo di vita sana. E il baratro di insoddisfazione e disistima diventa sempre più profondo.
Cosa fare? Come poter risalire da questa profondità e cominciare davvero a stare meglio? Come Coach, quando le mie clienti si trovano a questo punto so che è necessario lavorare sotto diversi aspetti:
- RIVOLGITI SUBITO A UN MEDICO PER FARE IL PUNTO SULLA TUA SALUTE. Attraverso esami diagnostici e anamnesi della situazione attuale.
- TROVA UN PROFESSIONISTA CHE TI CAPISCA E TI SEGUA NELL’ALIMENTAZIONE, che ti ascolti e ti personalizzi uno schema alimentare sostenibile per te, che ti permetta di vivere in serenità, di uscire con gli amici, di goderti la parte bella e buona del cibo.
E poi, la parte che come Coach mi riguarda personalmente: LAVORA SULLA TUA AUTOSTIMA!
Per capire cosa vuoi davvero, quali sono i tuoi obiettivi e qual è il modo migliore per raggiungerli.
Per smettere di giudicarti, per smettere di credere di non valere abbastanza perché non sei come vorresti.
Per smettere di dare tanta importanza al giudizio degli altri, a non lasciarti più condizionare da quello che gli altri vedono di te o vorrebbero da te.
Per cominciare a vedere che hai valore, che hai le tue caratteristiche che ti rendono una persona unica e insostituibile e non è la tua forma a toglierti questo valore.
Per allenarti a trovare la costanza e la motivazione per raggiungere quello che vuoi e che ti rende felice.
Un consiglio BONUS per te
Mi permetto un consiglio BONUS che può davvero aiutarti in questo cammino: circondati di persone che ti apprezzano, fai come l’anonima del racconto che si è allontanata da chi la giudicava, da chi la schiacciava e la criticava. Avvicinati a persone che ti facciano stare bene, che ti vedano e ti amino per chi sei davvero! Se non sai dove trovarle, cerca in Curvy Pride, ne troverai molte di più di quanto credi!
A presto! Fabiana
Questo articolo è stato scritto dalla socia e staff Fabiana Sacco che dedica parte del suo tempo alla crescita del Curvy Pride Blog. Un grazie a tutte le socie e i soci che che credono nell’Associazione Curvy Pride – APS impegnandosi nel volontariato.

“Curvy Pride rispecchia alla perfezione i miei valori ed esserne membro è per me un onore, tutte insieme cambieremo il mondo!”
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