Questo è il diario di Agata. Chi è Agata? Sono io, sei tu. È la tua migliore amica, tua sorella, la vicina di casa che canta mentre stende i panni. È la donna romantica che piange guardando un film, la guerriera che si sveglia presto per andare al lavoro e che si destreggia tra figli, famiglia e doveri. Agata convive con i suoi loop, invadentissime paranoie tutte femminili che la mettono spesso in difficoltà di fronte alle cose della vita. Adesso ha deciso di tenerne un Diario. Un bel Diario in cui scrivere tutto quello che le passa per la mente. Per scoprire se riesce a conoscersi un po’ di più, per condividere i suoi pensieri. Per se stessa, per te.
Caro Diario,
Ho scoperto un altro tipo di felicità. È una felicità nascosta, direi impercettibile. Questo perché non crediamo che sia importante o ci hanno cresciuti dicendo che se ne può fare a meno. Ma io dico, viviamo una volta sola e se ci sono avvisaglie di una qualche tipo di felicità PRENDIAMOCELA! Oggi l’amore è un lusso che non possiamo permetterci. NO! La frase è indubbiamente sbagliata. Forse è più corretto dire che crediamo di non potercelo permettere e quindi finiamo con l’accontentarci e svalorizzare il nostro io interiore ed esteriore. Da qualche mese ho scoperto il piacere di prendermi cura di me stessa, esteticamente parlando. Non sento la necessità di piacere a nessuno se non a me stessa. Amo farmi la skin care, amo farmi un make up ricercato, rubando qua e là sul web trucchi e acconciature adatti anche a me. Avevo superato da tempo il problema del colore della pelle, ma scoprire di amarlo è stato un traguardo straordinario.
Giocare con il mio colore della pelle e con tutti i colori a disposizione nelle mie palette. Mescolarli e scoprire quanto questo mi metta di buon umore. Scoprire un outfit adatto e scattare qualche foto, solo per me. A quasi 40 anni suonati ho scoperto il piacere di guardarmi e di amare i miei difetti estetici. Eh si, le rughe cominciano a farsi strada. Non le temo e ogni settimana il mio volto mi racconta una storia. Ma non sono storie tristi come quando cercavo di piacere a tutti, sono storie che mi descrivono, che mi rappresentano e che spiegano cos’è stata la mia vita. Bella, brutta? A questo punto non importa. Sono arrivata fino a qui con tutta la forza che avevo e ora voglio guardarmi un pochino anche esternamente. Ma tutto questo mi porta alla scoperta di alcune cose di me che non sopporto. Naso e labbra. Ovviamente sottopormi ad interventi drastici proprio non mi va. Attraverso il make up ho potuto sistemare qualcosina. Il counturing! Che roba è? Disegnare le linee del viso, definire zigomi e anche il naso. Ma non mi soddisfa. Così ho pensato di concentrarmi sulle labbra. Ci sono un sacco di prodotti. Matite, lip plumper, rossetti rimpolpanti, ma niente da fare! Proverò il Filler! Una follia assoluta, ma si vive una volta sola e penso che sia bello potersi togliere qualche sfizio.

Ho prenotato da un chirurgo specializzato e visto che il mio compleanno è alle porte ho pensato di regalarmelo. Sono emozionata perché non so cos’aspettarmi. Ma per una volta ho smesso di pensare a tutto e a tutti e ho deciso di donare a me stessa la possibilità di sentirmi bella solo per me!
È ricominciato il mio viaggio verso la perdita di peso. Non mi importa se è un etto alla settimana o un chilo al mese, so solo che ho bisogno di dedicarmi a me e alla mia salute psicofisica. Mi voglio troppo bene per non farlo. Da un po’ di tempo mi rendo conto di sorridere spesso. Il mio auto mutuo aiuto funziona benissimo. Mi conosco troppo bene e non mi mento mai. Sarei stupida a non approfittare di me per migliorarmi.
Di recente ho fatto un viaggio coi miei figli. Siamo andati via qualche giorno e come prima tappa siamo passati a salutare dei parenti. Non mi sono mai sentita tanto a disagio. Sempre sotto esame. Ti senti passata ai raggi X consapevole del fatto che qualunque cosa farai o dirai non andrà bene. Quanto è facile per le persone puntare il dito e giudicare senza conoscere senza avere la minima idea di chi tu sia. Di quali siano stati i tuoi disagi, le tue paure. La sera prima di ripartire ero in bagno e mi stavo facendo una skin care per la notte. Sentivo i pensieri invadermi prepotentemente in testa. Così li ho ascoltati e ho capito che in realtà non mi interessa. Io vado bene per me? Io mi piaccio? Cavolo si! Nessuno è perfetto e non vedo perché io debba impormi di piacere a chi in fin dei conti di me non sa nulla e tutto sommato non è interessato a conoscere niente della vera me!
Truccatevi, amatevi, pettinatevi, sognatevi come volete e provate a realizzare quei sogni. Non sappiamo quanto dura la nostra permanenza qui sulla terra. Godiamocela fino in fondo. Giochiamo coi colori e divertiamoci a scoprire anche così chi siamo.

Tutto sta negli occhi di chi guarda. Cosa vedono le persone quando ci guardano? E noi cosa vediamo quando ci guardiamo? La stessa cosa o molto di più?
Mi sono vissuta troppo poco, non ho capito subito di essere attenta e meticolosa nei confronti degli altri ma molto superficiale nei miei. Sia dentro che fuori!

Vediamo questa nuova consapevolezza dove mi porterà. Come sempre un nuovo viaggio inizia con entusiasmo e con il sorriso.
Ciao, A presto, Agata
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