I RACCONTI DELL’ANIMA: LAURA DI DONNA. LA VITA COMINCIA QUANDO ABBIAMO IL CORAGGIO DI USCIRE DALLA NOSTRA COMFORT ZONE

Oggi conosciamo Laura, una dolcissima donna di 40 anni che è riuscita a rinascere grazie alla sua determinazione. Laura, una storia di body shaming, che entra come una lama affilata di coltello nell’anima. Ma un giorno ha detto basta, ha deciso di regalarsi una possibilità per essere felice e per essere la donna che sognava di diventare. Ce l’ha fatta. Ora volteggia leggera e sorridente tra i tanti shooting fotografici che le vengono proposti, con mille sogni colorati nel cassetto che aspettano di essere realizzati.

Foto di Piero Beghi

Che rapporto avevi da bambina e da ragazza con il tuo corpo?

Ho sempre avuto un brutto rapporto con me stessa sin dalla mia infanzia. Avevo tanta insicurezza, disagio, incapacità di accettare i miei difetti. Sono sempre stata, una bambina prima e una ragazza poi, di quelle che vengono definite “in carne”. In adolescenza è stato un continuo alternarsi di diete e di abbuffate senza controllo. Superati i 30 anni ero arrivata a pesare di più di 80 chili. Mi sentivo così affranta che avevo smesso anche di pesarmi. Non so esattamente cosa mi era scattato in testa, ma di una cosa ho sempre avuto la certezza: mangiavo tanto e male. Mi rifugiavo nel cibo, mi faceva stare bene mi sentivo felice, era un surrogato d’amore.

Cosa ti ha spinta ad uscire dalla tua comfort zone per rimetterti in gioco?

Solo da pochi anni, in età adulta, ho iniziato a capirmi, ad amarmi e apprezzarmi. Era l’aprile del 2021, una mattina mi sono svegliata, mi sono guardata allo specchio e in quel momento ho acquisito la consapevolezza che non mi stavo amando ma mi stavo annullando come donna e come persona. Da lì, è scattato in me qualcosa. Ho iniziato a perdere chili, ne ho persi tanti. Ovviamente alternavo momenti in cui perdevo molto peso a momenti di stallo vorticoso. Ma ho tenuto duro, ho iniziato con tenacia a fare sport. Ho dovuto imparare a essere bella, a credere in me stessa, ad accettarmi malgrado tutto e tutti.

È stato un lavoro che ha richiesto molto impegno, molta consapevolezza ma soprattutto ho dovuto imparare ad amarmi. Ho imparato anche perdonarmi, a essere più comprensiva verso me stessa perché la perfezione, i canoni estetici prestabiliti, non esistono. Sono riuscita a perdere 30 chili. Non sono una taglia 40 ma adesso finalmente posso dire che mi piaccio e che mi amo.

Che rapporto hai con la macchina fotografica?

Sono una donna molto timida eppure desideravo tanto fare un servizio fotografico, ma qualcosa mi bloccava. Davanti alla macchina fotografica provavo un grandissimo imbarazzo, mi irrigidivo. Eppure mi sono regalata questa chance, ho provato a mettermi in gioco, mi sono buttata e lo shooting è andato benissimo! Non lo avrei mai pensato.  Il mio primo shooting l’ho fatto con Piero Beghi, quello che io oggi definisco il mio padrino. Ecco, la mia carriera come fotomodella è iniziata in quello studio di posa un anno fa. Le mie sensazioni quella volta erano tantissima ansia ma anche tantissima emozione perché un mio sogno si stava realizzando.

In seguito, guardando le foto, mi sono accorta di tante mie caratteristiche che avevo sempre sottovalutato, ma che in realtà erano punti di forza a me sconosciuti sino a quel momento. Con il tempo mi sono appassionata a questa bellissima arte e appena posso mi dedico agli shooting fotografici.

Ho imparato a muovermi meglio davanti all’obiettivo, a non temerlo più. Ho capito che l’empatia tra fotografo e modella è molto importante perché, quando mi sento a mio agio, le foto esprimono al meglio la mia personalità, le mie caratteristiche, esaltano i miei punti di forza e soprattutto esprimono quella che è la mia anima solare, leggera, romantica, sognatrice con una punta di rock. Attraverso i miei scatti vorrei fare capire che è fondamentale amarsi e avere un buon livello di autostima per sentirsi più sicuri e più felici nell’affrontare la nostra quotidianità.

Cosa ha significato per te essere una delle 12 modelle scelte per il calendario “Curvy Love, Total White” 2023 di Piero Beghi?

È stata un’emozione intensa, un misto di magia, sorpresa, incredulità e tantissima euforia. Io sono stata abbinata al mese di Marzo e in questo mese compio 40 anni. Ecco il mio regalo! Quale gioia più grande per un compleanno “importante”?

Quando oggi ti guardi allo specchio che donna vedi? Ti reputi una donna felice?

Vedo una donna che è caduta tante volte ma che si è rialzata sempre. Sempre più bella, sempre più forte. Oggi sono serena e sono felice dell’equilibrio che sono riuscita a raggiungere. La felicità è costituita da attimi, da momenti dove assaporo emozioni intense che mi danno la conferma della bellezza del vivere.

Che donna pensi di essere tra 10 anni?

Una donna che ha realizzato i molti sogni e progetti che sta tirando fuori dal cassetto. E soprattutto spero di continuare a evolvere come persona e di poter mantenere ben salda la fiducia in me stessa e nel mio futuro.

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Care e Cari, abbiamo bisogno di uscire dal nostro rifugio, finché restiamo lì non c’è miglioramento. Proviamoci! Io stessa sono l’esempio che la vita inizia nel momento in cui si prende il coraggio di espanderci oltre i confini di una comfort zone che troppe volte ci limita e ci soffoca.

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Seguitemi, se vi va, vi aspetto.

Ringraziamo tutte le socie e i soci che contribuiscono alla crescita del Curvy Pride Blog, impegnandosi nel volontariato.

Laura De Vincentis è parapsicologa e modella curvy.
A 52 anni conosce un famoso fotografo italiano e inizia la sua carriera come modella curvy, acquisendo una nuova consapevolezza di sé, imparando ad amare e accettare il proprio corpo incondizionatamente. È attiva contro il body shaming e la discriminazione basata sull’aspetto fisico.
Fin da piccola ha una passione per la danza classica che inizia a studiare a 50 anni; è inoltre autrice di un goloso blog di cucina.
“È per me un onore fare parte della grande famiglia di Curvy Pride, perché mi permette di condividere il mio percorso di vita e stimolare le persone, attraverso la mia esperienza, a credere in se stesse, ad amarsi e soprattutto a tirare fuori i sogni dal cassetto per realizzarli con la forza dell’intenzione. Perché volere è potere!”
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I RACCONTI DELL’ANIMA: ELEONORA MURARI. DA OGNI CICATRICE HO SEMPRE COLTO UN INSEGNAMENTO

Oggi conosciamo Eleonora, una giovane donna e mamma di 40 anni che ha nell’anima una grande determinazione e una forza incredibile. I suoi occhi raccontano la storia di una guerriera che non si è mai fatta piegare dalle sfide della vita ma è risorta sempre più determinata e sicura di sé, conservando il suo sorriso aperto, sincero e coinvolgente.

Oggi Eleonora è una donna realizzata, mamma orgogliosa di due splendidi ragazzi che l’hanno sempre sostenuta e spronata, con tanti progetti importanti che vuole realizzare nel suo futuro. E sono certa che li realizzerà, perché Eleonora è vulcanica, non si abbatte mai e ci insegna con il suo sorriso tenace che volere è potere.

Foto di Piero Beghi

Il tuo non è tanto un lavoro quanto una missione di vita, come lo vivi?

Lavoro come Operatore Socio Sanitario. Dopo varie esperienze lavorative in diversi ambiti sanitari (domiciliari, diverse rsa, comunità alloggio, cure palliative, rsd, spdc), da quasi due anni lavoro presso una scuola per bambini disabili come seconda figura educativa. È vero anche che avevo inizialmente pensato di concludere la mia carriera, cercando un lavoro diverso, perché vent’anni di turni notturni erano stati sufficienti! Ma sentivo di avere ancora molto da dare a livello empatico e professionale: da qui la scelta di quest’ultima realtà lavorativa per completare la mia carriera! Oltretutto il destino ha voluto che anche mia figlia stia facendo la mia stessa esperienza lavorativa nella stessa scuola.

Sei una donna forte, con un’energia coinvolgente sei sempre stata così?

Se riguardo il mio passato, vedo una bimba obbligata dalla vita ad essere autonoma precocemente. Ho un fratello maggiore e uno minore affetto da disabilità, sono cresciuta alla svelta! Poi vedo una ragazza con un grande bisogno d’amore ma determinata ed energica che affronta la vita a muso duro. Infine vedo, nei miei ultimi anni, una donna combattente che si è rialzata tutte le volte che la vita le ha fatto lo sgambetto atterrandola!

Ci sono stati degli episodi legati alla tua vita che ti hanno ferita profondamente?

Tanti eventi della vita mi hanno ferita profondamente, ma la diagnosi di due malattie rare incurabili e la sedia a rotelle sono state una prova molto dura da superare. Da ogni cicatrice ho sempre comunque colto un insegnamento e un input per essere la versione migliore di me stessa! Per molti anni la mia comfort zone si è adattata agli altri e qui mi spiego meglio: tutti noi apparteniamo a un nostro mondo contenente un nucleo; il nucleo del mio mondo era la felicità altrui, ero felice se chi era vicino a me era felice!

Dove hai trovato la spinta per uscire dalla tua comfort zone e prenderti le tue rivincite?

Dopo diversi eventi negativi, nel 2017 qualcosa in me inizia a muoversi: decisi che era arrivato il momento di cambiare il nucleo del mio mondo ed evolvere. Nel mio nucleo iniziai a mettere l’amore per me stessa e la ricerca della mia felicità! Questo mio grande cambiamento -non facile- inizialmente ha destabilizzato chi mi stava vicino e qualcuno si è anche allontanato a causa della difficoltà di comprendere il motivo per cui avevano perso la centralità.

I tuoi figli che ruolo hanno avuto in questo tuo percorso di vita e cosa pensano di questa mamma così forte e dinamica?

Ho continuato con grande determinazione a costruire la mia strada fatta di amor proprio, autostima e consapevolezza del mio valore e ho avuto la fortuna di percorrere questo nuovo sentiero di vita insieme a due complici speciali: mia figlia Giulia, oggi 19 anni e mio figlio Gabriele, oggi 16 anni. Loro sono la ragione del mio vivere, il motivo di tante sfide superate con grande forza e tenacia con la consapevolezza di avere la grande responsabilità di essere un esempio. Da qui, dopo due anni di stop pandemico, rinasce la voglia di rimettermi in gioco con nuove esperienze personali supportate da Giulia e Gabriele che hanno sempre dimostrato orgoglio e stima per questa madre sola, fragile ma difficilmente distruttibile!

Sei stata una delle 12 modelle scelte per il Calendario “Curvy Love, Total White” 2023 di Piero Beghi, cosa ha significato per te prendere parte a questo progetto?

Essere stata scelta per il calendario “Curvy Love, Total White 2023” è stato il sigillo dei miei primi quarant’anni, la rivincita di tutte le sfide che ho superato, il cerotto sulla bocca di tutti coloro che almeno una volta mi hanno disprezzato, giudicato e sottovalutato ma soprattutto ha rappresentato l’inizio di una nuova avventura e di nuovi progetti! Questo calendario mi ha permesso di conoscere persone speciali come Piero e Michela ma soprattutto di arricchire il mio viaggio con delle donne meravigliose compagne d’avventura dalla quale ogni giorno imparo qualcosa, perché io continuerò a vivere imparando!

Oggi ti senti una donna realizzata e felice?

In questi anni il mio percorso interiore mi ha permesso di sentirmi una donna felice, realizzata e orgogliosa di se stessa per gli obiettivi raggiunti nei miei primi quarant’anni!

Cosa vuoi chiedere al tuo futuro? Hai dei sogni nel cassetto che vuoi realizzare?

Per i miei secondi quarant’anni ho altri progetti in cantiere da realizzare: vorrei ottenere una laurea, vorrei intraprendere una carriera secondaria nella musica o nella moda ma il sogno più grande per il futuro è poter assistere al successo dei miei figli e continuare ad essere un esempio di positività, forza e determinazione!

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A chiunque leggerà questo articolo vorrei solo suggerire di cambiare il nucleo del proprio mondo e ripartire da meno di zero (cit. di J-Ax). Non è stato per nulla semplice ma ne è valsa la pena!!!

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Potete trovarmi su fb come Eleonora Murari e su Instagram come “nel.dubbio_mi.amo

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Laura De Vincentis è parapsicologa e modella curvy.
A 52 anni conosce un famoso fotografo italiano e inizia la sua carriera come modella curvy, acquisendo una nuova consapevolezza di sé, imparando ad amare e accettare il proprio corpo incondizionatamente. È attiva contro il body shaming e la discriminazione basata sull’aspetto fisico.
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I RACCONTI DELL’ANIMA: DEBORA GOY E LA FORZA DEL SORRISO

Oggi conosciamo Debora, una giovane donna di 38 anni, socia di Curvy Pride, dal sorriso contagioso. Uno di quelli sinceri, coinvolgenti, solari, che abbracciano chi li riceve e regalano una ventata di energia positiva, una sferzata di vita. Quello di Debora, in particolare, racconta dell’evoluzione dell’anima, di un percorso di vita e di accettazione di sé non sempre facile e indolore.

Dietro quel sorriso c’è una ragazza che, con la sua forza interiore, ha superato la sua timidezza contro i pregiudizi e gli stereotipi di certi canoni di bellezza, è uscita dalla sua zona d’ombra e ha ritrovato l’amore per se stessa e la sua autostima. Ha realizzato che là fuori l’attende una vita meravigliosa tutta da vivere.

Foto di Piero Beghi

Che rapporto hai avuto da bambina e da adolescente con il tuo corpo?

Devo premettere che io sono una persona estremamente timida e questa caratteristica, unita alla mia fisicità, ha fatto sì che il rapporto che ho avuto con il mio corpo da bambina, da adolescente e poi da giovane donna sia stato sempre molto difficile. Da piccola ho subito poche situazioni di bullismo, sempre limitate alla presa in giro verbale, ma ciò che più mi ha condizionata è stato proprio il percepirmi in qualche modo diversa dagli altri bambini.

Questa percezione è stata sempre acuita dal fatto che all’epoca – parliamo della fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90 – le case di abbigliamento producevano solo capi per taglie standard e mi ritrovavo sempre ad indossare capi da ragazzo o da uomo, sapientemente riadattati in casa con orli ed elastici, ma comunque diversi da quelli delle mie compagne di scuola.

Con l’arrivo dell’adolescenza questa percezione è aumentata. A quell’età, come tutte le ragazze, guardavo le vetrine, entravo nei negozi di abbigliamento per scoprire, ogni volta, che la mia taglia non c’era mai. I capi che mi piacevano erano disponibili solo in versioni normali, e non perché quelli più grandi fossero in magazzino, ma proprio perché non esistevano.

Crescendo, con qualche soldo in più in tasca e con l’avvento dell’e-commerce, le cose sono cambiate ma il senso di inadeguatezza che ho vissuto per anni ha avuto dei riflessi importanti sulla mia autostima.

In adolescenza e poi da giovane donna, quando dovrebbero nascere i primi amori e le prime infatuazioni, non sono mai riuscita a vedere e percepire l’apprezzamento e il corteggiamento da parte di un uomo. Ero talmente convinta di non poter piacere, da non prendere nemmeno in considerazione questa possibilità.

Oggi che rapporto hai con il tuo corpo?

Il rapporto con il mio corpo, negli ultimi 3/4 anni, è profondamente cambiato. Ho imparato ad apprezzarmi e a vedermi in qualche modo normale, pur essendo consapevole di essere grassa. Ma questa è la mia normalità. Faccio sport e cerco di alimentarmi bene, senza che questo diventi il mio unico scopo nella vita. Ho capito che chi ti svilisce facendo leva sull’aspetto fisico è colui che non ha argomenti vincenti per contrastarmi lealmente. L’ultimo tassello, ovvero il passaggio dall’accettarmi al piacermi, l’ho messo grazie alla recente esperienza del Calendario Curvy Love 2023 promosso e ideato dal fotografo Piero Beghi.

Ricordo che al casting ha chiaramente percepito le mie difficoltà a mostrarmi e a stare davanti all’obiettivo con il mio carico di emozioni e, in qualche occasione, ha interrotto gli scatti e si avvicinato a me, mostrandomi qualche anteprima delle foto e dicendomi: “Guarda, sei molto bella!” In effetti, quando poi ho visto le foto selezionate per il casting e quelle per il calendario, mi sono resa conto che Piero aveva proprio ragione!

Cosa ti ha spinta a metterti in gioco, a uscire dalla tua comfort zone per rinascere?

In alcuni momenti della mia vita, sia da adolescente, che in età più adulta, mi sono resa conto che la mia timidezza mi stava facendo perdere terreno rispetto ai miei coetanei e in alcuni casi faceva sì che il mio punto di vista non fosse mai considerato. Grazie a preziosi spunti ricevuti a scuola, nello sport e sul lavoro, ho imparato man mano a superare e vincere questa forte timidezza e a far ascoltare la mia voce.

Dapprima ho imparato a farmi accettare ed apprezzare dal cosiddetto branco che, specialmente a scuola, mi ha dato protezione contro il bullo di turno; successivamente, acquistata un po’ di autostima, sono riuscita a valorizzarmi e a ritagliarmi il mio spazio nella società. Ad un certo punto, ho deciso di applicare lo stesso impegno nell’accettazione e la valorizzazione del mio corpo. Ho avuto e ho ancora bisogno del supporto di chi mi sta intorno e l’esperienza con Piero Beghi è stasa decisamente preziosa per la mia autostima e la mia autodeterminazione.

Foto di Piero Beghi

Sei una donna molto forte e determinata, da dove arriva questa forza?

Grazie! Sinceramente non mi sento così forte e determinata, forse proprio perché conosco bene i miei limiti e le mie debolezze, ma sicuramente, uno slancio importante nasce dal non voler passare tutta la mia vita nell’ombra, vittima di una società e di persone che cercano con il condizionamento e la manipolazione, di svilirti a proprio vantaggio. Ovviamente, in questo percorso, ho avuto la fortuna di incontrare tante bravissime persone, capaci e pazienti che talvolta mi hanno presa per mano e mi hanno permesso di crescere.

Se guardi tutto il tuo percorso di vita ti senti felice oggi?

Sì, sono molto felice, non credo che la bambina di ieri sarebbe mai riuscita a immaginare la donna di oggi.

Se guardi sulla linea del tuo futuro, cosa vedi?

Questa è per me una domanda molto difficile. Non so cosa mi riserverà il futuro, ho imparato a raccogliere ciò che di buono la vita mi ha portato, più che cercare di rincorrere sogni e obiettivi particolari. Diciamo che cerco di ottenere il massimo da ciò che ho a disposizione.

Lascia un messaggio a tutte le lettrici e i lettori del blog di Curvy Pride che ancora hanno difficoltà a trovare quella forza interiore e ad amarsi per le meravigliose anime che sono

Il mio messaggio alle meravigliose lettrici e lettori del blog di Curvy Pride è questo: ricordatevi sempre che siete in grado di fare ogni cosa e che non avete bisogno di dipendere da nessuno. Dentro di voi c’è la forza necessaria per trovare il proprio spazio nel mondo, non siate l’ombra di nessuno, nemmeno di voi stesse!

Come le lettrici e i lettori del Curvy Pride Blog possono trovarti sui social?

Mi trovate come Debora Goy su Facebook e come debora.goy su Instagram.

Foto di Valeria Forno

Laura De Vincentis è parapsicologa e modella curvy.
A 52 anni conosce un famoso fotografo italiano e inizia la sua carriera come modella curvy, acquisendo una nuova consapevolezza di sé, imparando ad amare e accettare il proprio corpo incondizionatamente. È attiva contro il body shaming e la discriminazione basata sull’aspetto fisico.
Fin da piccola ha una passione per la danza classica che inizia a studiare a 50 anni; è inoltre autrice di un goloso blog di cucina.
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IMperfetti PROGETTO FOTOGRAFICO IN ARRIVO L’EDIZIONE 2023

Imperfetti è un progetto fotografico ideato nel 2021 dalla fotografa marchigiana Simona Mancuso per raccontare e raccontarsi di paure, debolezze, imperfezioni che ci rendono fragili ma unici e che fanno parte della natura umana. Ho scoperto dell’esistenza di questa idea fotografica attraverso la condivisione di stories instagram della @Bodypositivecatwalk e ho subito contattato Simona per proporre un’edizione di gruppo su Parma con le ragazze di @Felicita.formosa

Simona crede immensamente nella divulgazione di un pensiero “imperfetti” e per prima si è messa a nudo raccontando le sue fragilità.

Nel gruppo Facebook dedicato scrive:Oggi vorrei mostrarvi questa fotografia per farvi capire, nella pratica, cos’è Imperfetti e come sarà impostato. Ho scattato questo autoritratto circa due anni fa, per raccontare una storia che ho vissuto in prima persona.

Questa è la mia storia: Anni fa ho iniziato a soffrire di ansia ed attacchi di panico. Ogni cosa improvvisamente per me aveva assunto un aspetto diverso: la vita quotidiana che qualche giorno prima vivevo con tranquillità, ora mi terrorizzava. Avevo paura di uscire. Mi ritrovavo nel vagone di un treno e mi mancava l’aria. Non riuscivo a restare ferma sulle poltrone di un cinema senza che il mio cuore iniziasse a battere all’impazzata, con il vuoto della sala che mi spezzava il respiro. Stavo seduta al tavolo di un ristorante e tutto intorno a me sembrava estraneo: le persone, gli oggetti, le mie mani. Avevo un senso di oppressione nel petto costante, paura di morire, pensieri bui e pesanti che mi attraversavano la mente, riempendo letteralmente il mio cervello di scariche elettriche che non mi lasciavano riposare la notte. Per me il periodo iniziale è stato come vivere ogni giorno senza luce. Senza sapere cosa mi stava succedendo, senza riuscire a comprendere, senza riuscire più a riconoscere né la mia mente né il mio corpo. Per un po’ di tempo ho provato a far finta di nulla, cercando di ripetere a me stessa che si trattava solo di episodi isolati, che forse ero solo un po’ stanca, che magari era colpa del freddo se passavo le mie giornate a tremare tanto da non riuscire più a tenere neanche in mano una penna e scrivere. Ho cercato di nascondere la cosa finché non sono arrivata al limite. L’unico pensiero che avevo nella mia mente, in ogni istante, era che in me c’era qualcosa che non andava. Qualcosa che prima d’ora non avevo mai conosciuto, mai provato: qualcosa che dovevo nascondere a chi mi stava intorno per non essere additata come strana e per non suscitare rabbia o delusione. Avere accanto qualcuno che non cerca di comprenderti e che appesantisce ancor di più una situazione già molto difficile e delicata, è semplicemente l’ennesimo macigno che ti opprime il petto. Finché un giorno, quando tutto era diventato troppo pesante da sopportare, mi trovai a ad avere il terrore di compiere azioni spropositate: non prendevo più nemmeno l’auto per la paura di non riuscire a controllare le mie azioni ed i miei pensieri e farmi del male. Fu in quel momento che trovai la forza di chiedere aiuto. E nonostante in quell’istante mi sentissi tremendamente in colpa ed ancora più “anormale” per il semplice fatto di aver cercato qualcuno che venisse in mio soccorso, quello fu il primo passo che cambiò ogni cosa. Avevo iniziato a comprendere, a capire, a mettere in fila ciò che mi succedeva e ciò che provavo. Poco alla volta il buio che avevo attorno e nella mia mente, cominciò a cambiare colore, ad apparire una – seppur fioca – fiammella di luce. Fu come fare di nuovo ogni cosa per la prima volta: guardare un film, stare in mezzo alle persone, prendere un treno, riuscire a ricordare i miei sogni, guidare l’auto, mangiare, fare la spesa, camminare da sola. Iniziai a comprendermi ed a capire questa nuova parte di me, a riconoscere quando era il momento per concedermi un po’ di riposo dal mondo affrontandolo a piccole dosi, scansando tutto ciò – cose e persone – che mi creava disagio. E poco alla volta, anche se diversa, la luce tornò.”

È emozionante leggere da spettatori i vissuti di altre persone ed è anche curativo mettere nero su bianco le difficoltà che affrontiamo nel corso della vita. Nonostante la mia corazza a volte un po’ cinica e polemica, ho dentro di me amore e carità e quando qualcuno è in sincere difficoltà sono la prima a tendere la mano.

All’edizione di Imperfetti con luogo Parma avvenuta all’inizio 2022 hanno partecipato 11 donne: Beatrice, Valentina (io), Maria Pia, Martina, Azzurra, Romilda, Miss Valentine, Julieta, Ursula, Federica R., Federica A. Ognuna di loro ha reso indelebile la propria storia, vi invitiamo a leggere i racconti che potete trovare sui canali social di Imperfetti o Felicità Formosa.

Colgo l’occasione per annunciare che presto ci sarà una nuova edizione a Parma (probabilmente a fine febbraio 2023) aprendo l’invito anche agli uomini. Il gruppo è già numeroso ma sono ancora aperte le iscrizioni: per candidarsi è sufficiente scrivere un’email a felicitaformosa.bv@gmail.com, presentandosi, indicando la città di provenienza, un recapito telefonico e scrivendo un racconto personale del proprio vissuto (potrete decidere se potrà essere pubblicato oppure no ma consigliamo di accettare la sfida che potrà essere curativa).

Vi anticipiamo intanto alcune indicazioni:

  • Non saranno necessari trucco, parrucco o outfit particolari (portate voi stessi nella vostra confort zone)
  • Lo shooting è gratuito, verranno divise le spese oggettive col numero di partecipanti. Ci impegniamo a lasciarle il più contenute possibile (nella prima edizione erano 14,00€ a testa, quest’anno sarà circa 20,00€. Questo importo è indicativo e potrà subire variazioni che verranno comunicate tempestivamente).
  • La location dello shooting sarà una sala posa noleggiata per l’occasione a Parma (il luogo esatto verrà comunicato per privacy solo alle partecipanti)

Vi aspettiamo! Valentina Parenti mail: felicitaformosa.bv@gmail.com

Questo articolo è scritto da Valentina Parenti che dedica il suo tempo alla crescita del Curvy Pride Blog. Un grazie a tutti i soci e le socie che si impegnano nel volontariato.

Valentina Parenti https://www.instagram.com/valentina_incolors/ sogna un mondo senza stereotipi di genere, positivo e attento all’integrazione sociale, per questo è membro Curvy Pride, BodyPositiveCatWalk e ha creato @FelicitàFormosa su Parma. Valentina educa i suoi figli ad una “vita a colori” ed è il segreto della felicità #educareallafelicità.

LE DIS-AVVENTURE DI ESTELA: IL BUON FIGLIO TORNA SEMPRE A CASA

Sembra che certi eventi non blocchino soltanto la tua vita, ma tutte le tue arti e le tue aspirazioni. Così è stato per me, che dal 2020 non mettevo i miei pensieri per scritto e mi sembrava che tutto mi avesse svuotato a tal punto da non avere più nulla da dire. Mi chiamo Estela Regina, ho 29 anni e scrivo per riuscire ad avere una voce. Spesso scrivere fa più rumore che parlare! Ho scritto altre volte per Curvy Pride e questo mi ha permesso di raccontare tanto, di argomenti che mi stavano a cuore e anche della mia storia. Sono passati anni dal mio ultimo articolo, alcune cose sono cambiate ed è per questo che ho deciso di intraprendere un nuovo percorso qui con voi, nel posto che per la prima volta mi ha permesso di dire la mia. Oggi lo faccio con una mentalità più aperta di quella che avevo anni fa; ho una consapevolezza maggiore di me stessa e guardo al mondo con occhi più curiosi, analizzando delle realtà che prima pensavo in parte non mi toccassero o di cui semplicemente non sapevo come parlare. 

Ho scritto tanto di sentimenti, di traumi e come in piccole parti sono riuscita a superarli e continuerò a farlo, perché i sentimenti sono l’olio che unge gli ingranaggi della grande macchina che siamo noi esserini più o meno confusi e pieni di incertezze. Piccolo spoiler sui miei traumi: molti non li avevo superati affatto e ci è voluta la pandemia per farmelo capire. 

I sentimenti sono l’olio che unge gli ingranaggi della grande macchina che siamo noi esseri umani (immagine di Google)

In questi anni di silenzio ho osservato il mondo con i miei occhi, con le mie problematiche, con le mie difficoltà di non essere una ragazza totalmente dentro i canoni di bellezza che ancora la società ci impone.  Ho tenuto un diario in cui ho lasciato incise le mie frustrazioni con piccole parole e che mi farà da guida in questi articoli.

Parlerò delle dis-avventure di una ragazza Plus Size nel quotidiano e nelle piccole cose: dal non riuscire a stare sulla sedia dal parrucchiere all’opinione non richiesta e banale delle persone. E poi, l’infinita ricerca di vestiti che noi donne Curvy/Plus Size vediamo come una grande impresa. Perché sì, miei cari brand, anche a noi donne grasse piace la moda e ci rifiutiamo di vestirci con le tende prese dal salotto di nonna!

Questa sono io!

Scriverò di tutto questo e anche di più, farò di questo spazio un posto sicuro per me e per voi, vorrei tanto che le persone che non vivono queste difficoltà, leggendo i miei articoli possano capire che noi esistiamo e come tutti meritiamo rispetto, amore, solidarietà ed un posto nella società che ancora ci manca .

Intanto io vi do il benvenuto, prendete il posto migliore perché LE DIS-AVVENTURE DI ESTELA stanno per cominciare!

Questo articolo è stato scritto dalla socia Estela regina che dedica parte del suo tempo alla crescita del Curvy Pride Blog. Un grazie a tutte le socie e i soci che che credono nell’Associazione Curvy Pride – APS impegnandosi nel volontariato

Un sagittario di quelli che il segno zodiacale lo vivono. Amante dei viaggi, delle cose belle della vita e delle emozioni forti che le facciano sentire l’adrenalina del vivere. Estela è ancora in cerca della sua strada e della sua vera vocazione, anche se crede che potrebbe fare la scrittrice per sempre.

Un sagittario di quelli che il suo segno zodiacale lo vivono. Amante dei viaggi, delle cose belle della vita e delle emozioni forti che la faccino sentire l’adrenalina del vivere. Ancora in cerca della sua strada e della sua vera vocazione, anche se Estela crede che potrebbe fare la scrittrice per sempre.

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