I RACCONTI DELL’ANIMA – MARTINA GIRALDI: SONO FELICE PERCHÉ HO SCELTO DI ESSERLO

Martina è una donna vulcanica, eclettica, esplosiva, un punto di riferimento importante nel mondo curvy. Sempre solare, sempre attiva. Lei dice che le sue idee vanno alla velocità della luce.

In questa intervista ci apre la sua anima e ci racconta di come si può rinascere ogni giorno cercando di costruire la migliore versione di se stessi. Sono parole coinvolgenti e alla fine di questo articolo anche chi legge si sentirà carico di energia e pronto ad affrontare il mondo con una nuova grinta.

Foto di Piero Beghi

Sei una donna vulcanica, estroversa, carismatica. Sei sempre stata così anche nella tua infanzia e adolescenza?

Da bambina ero molto sensibile, creativa, introversa. Durante l’adolescenza ho fatto l’animatrice, ho fatto parte di un gruppo scout, ho viaggiato e questo mi ha resa più estroversa. Sono sempre stata vulcanica e le mie idee vanno alla velocità della luce, anche se poi è difficile metterle in pratica nella realtà.

Credo di essere molto paziente, leale e sincera e odio la falsità e gli opportunisti. Mi piacerebbe essere più carismatica, vorrei che i valori per cui mi batto e le cose che dico fossero percepite il più possibile. Chi è carismatico ha questo dono, io ci provo, ma mi sento più simile a Cassandra che a Napoleone.

Ci sono stati degli episodi che ti hanno ferita profondamente?

Mi ferisce soprattutto quando una persona della quale mi fido e alla quale ho dato il cuore -può essere sia una storia di amore che un’amicizia- mi tradisce, mi mente e mi prende in giro. Di solito sono perspicace, ma quando voglio bene a qualcuno non mi accorgo quando vengo presa in giro. In amore sono stata ferita molte volte, spesso per il mio aspetto fisico, perché ai ragazzi piacevo ma non abbastanza, per loro non avevo la fisicità adatta per essere presentata come la fidanzata: per esserlo avrei dovuto essere più magra. Ora ho un ragazzo meraviglioso che mi ama per come sono, anzi ha insistito per conoscermi proprio perché gli piacevano le mie curve e il mio viso!

Quando hai deciso di dare a te stessa la possibilità di rinascere? C’è stato un episodio in particolare?

Ho sofferto per 24 anni di disturbi alimentari, prima bulimia e poi B.E.D. In seguito al bullismo mi vergognavo ad andare in spiaggia o a uscire. Finalmente nel 2019 scopro la bodypositivity e vedere delle modelle formose come me mi ha fatto sentire autorizzata ad esistere e ho capito che non dovevo più nascondermi. Così ho iniziato a vivere la vita da persona normale e non come se non fossi degna di viverla per la mia fisicità.

Non sono riuscita in tutto questo da sola: ho sempre avuto il supporto di terapeuti, psicologi, dietologi. E nutrizionisti. Molto spesso partivo bene con la terapia ma non riuscivo ad arrivare perché ad un certo punto del percorso mi mancavano i soldi per proseguire. Provavo a seguire il programma da sol, ma dopo un po’ fallivo. Credo che questo punto sia fondamentale: ci insegnano che basta la forza di volontà ma non è così. A volte abbiamo bisogno di aiuto.

E l’aiuto di una persona competente (che giustamente ha studiato e lavorato per esserlo) costa. Spero che un giorno il servizio sanitario nazionale investa di più nella prevenzione e che dia la possibilità di accedere a professionisti della nutrizione e a psicologi e terapeuti specializzati in disturbi dell’alimentazione.

Qual è stato il tuo percorso interiore che ti ha portato ad essere la donna che sei oggi?

Anche qui potrei scrivere tantissime cose. Da sempre amo leggere e come ho detto all’inizio sono sempre stata molto sensibile. Da adolescente ho letto libri di filosofia, religioni e spiritualità per rispondere alla domanda: “Ma perché proprio a me?” Poi sono passata ai libri di crescita personale per la successiva domanda: “Ok sta succedendo a me, e quindi cosa posso fare per stare meglio?”

Soprattutto nei periodi in cui le finanze scarseggiavano e non potevo andare da uno specialista per i miei problemi, leggevo tantissimi libri. Durante il lockdown ne avrò letti 40, e, insieme alla meditazione, mi è stato di grande aiuto per sviluppare la mia crescita personale.

E poi fin da giovane mi sono interessata all’alimentazione. Mi è sempre piaciuta la biologia e sapere come funziona il corpo umano, ma per vari motivi, in primis il disturbo alimentare, non ho continuato gli studi dopo il liceo, anche se con il senno di poi sono certa che avrei dovuto studiare biologia della nutrizione. Al tempo ho pensato che ero troppo grassa e che sarebbe stato incoerente essere una dietista o nutrizionista non magra. Ecco come un disturbo alimentare può bloccare la nostra crescita! Non va sottovalutato.

In compenso nel 2005, con all’attivo già diverse diete fallite, scopro il libro “Sei quello che mangi” di Gillian Mc Keith. Mi si apre un mondo: scopro che la dieta non serve solo a perdere peso, ma soprattutto a STARE BENE. Scopro che una caloria non vale quanto un’altra e che è necessario considerare l’apporto nutrizionale di un cibo.

Nel 2008 scopro gli estratti freschi di frutta e verdura, che sono un valido supplemento ad integrazione del nostro apporto giornaliero di vitamine e minerali, perché contengono enzimi – tipici dei cibi crudi – che sono necessari per il corretto funzionamento del corpo. Studio Natural Juice Therapy e ottengo l’attestato di NJT Practicioner nel 2021. L’attestato è valido in tutta Europa ed alcuni Paesi Extra CEE ed è equiparabile ad un corso in Naturopatia applicata all’ambito della nutrizione naturale. Amo anche studiare gli olii essenziali e usarli al meglio per ottenere tutti i benefici che possono donarci. La Natura, con tutto ciò che ci offre, è davvero meravigliosa!

Sei un punto di riferimento importante tra le modelle e fotomodelle curvy, cosa consigli a chi sta muovendo i primi passi in questo mondo? È tutto oro quello che luccica? Oppure c’è un retro della medaglia?

Magari ci fosse un solo retro della medaglia! Per ogni foto, evento, risultato positivo, c’è tantissimo lavoro dietro le quinte, sia personale che di squadra, e ci sono almeno una decina o un centinaio di persone che mi remano contro. E di questo sono enormemente dispiaciuta. Probabilmente non sono brava ad esprimermi o sbaglio modi, ma credo in schiettezza e sincerità. Credo che sia giusto segnalare quando qualcosa non funziona o è sbagliato.

Alle persone che muovono i primi passi in questo mondo consiglio TANTA CAUTELA, non fidarsi mai se una cosa sembra troppo bella o troppo facile. Pensate sempre con la vostra testa e non fatevi convincere da chi vi sta facendo troppi complimenti. E soprattutto seguitevi e fatevi seguire da associazioni, modelle, fotografi ed agenzie professionali.

Sei stata ancora una volta una delle 12 modelle scelte per il calendario Curvy Love, Total White 2023 di Piero Beghi, cosa ha significato per te prendere nuovamente parte a questo progetto?

Ho conosciuto Piero Beghi nel 2019 quando ho partecipato al primo casting calendario “Curvy Season” e sono stata scelta per il mese di Dicembre. Per me era la seconda esperienza nel mondo curvy (dopo la prima partecipazione al bellissimo concorso Miss Curvy Angel) e ho scoperto di avere una passione per la posa fotografica e gli shooting! Posso dire che senza questa esperienza oggi non sarei quella che sono.

Amo sfilare ma spesso vengo scartata perché sono troppo bassa, mentre in fotografia non ci sono limiti di età, altezza, peso. Piero è una persona meravigliosa, non solo un professionista e un bravissimo fotografo a livello tecnico, ma una persona con grande empatia e pazienza.

Grazie a lui molte donne curvy che non si vedevano belle hanno iniziato a piacersi e ad amarsi. Non posso non menzionare la moglie Michela che supporta Piero nel suo lavoro e che nutre con amore noi curvy durante la pausa del casting e dello shooting calendario!

Ho partecipato sia al casting 2021 che 2022 e quest’anno sono entrata come riserva al posto di una ragazza che purtroppo si è infortunata al braccio e non ha potuto partecipare, ma spero di vederla sul calendario 2024 perché è bellissima!

È stato il coronamento di un anno molto intenso, impegnativo e soddisfacente come modella e fotomodella curvy: ho partecipato a vari shooting, sfilate, iniziative curvy, sono stata ospite di due programmi televisivi (su GOT8V canale 63, e su Rai2), al progetto calendario Felicità, un mio racconto è stato pubblicato sul libro grazie a Curvy Pride, sono stata testimonial di alcuni negozi e brand curvy, ho vinto il titolo Miss Top Curvy Universe 2022 e ciliegina sulla torta il calendario Beghi! Grazie alla nostra presenza sul calendario siamo state intervistate da vari quotidiani locali e regionali ed abbiamo potuto parlare del movimento bodypositive e del mondo curvy.

Hai raggiunto tantissimi traguardi contando sulle tue forze. Oggi ti senti una donna realizzata e felice?

Ho raggiunto davvero tanti traguardi ed oltre ogni mia aspettativa.

Ho partecipato a vari concorsi curvy ed ho vinto il titolo nazionale Miss Curvy Angel 2019 ed internazionale Miss Top Curvy Universe 2022, partecipato a programmi televisivi e radiofonici, ho avuto la possibilità di scattare con una quarantina di fotografi professionisti e non – e con molti devo ancora scattare perché  è mancato il tempo- ho potuto parlare di bodypositivity e disturbi alimentari in vari articoli e in un libro, ho stretto amicizie e collaborazioni e conosciuto tante persone non solo dall’Italia ma anche da tutto il mondo. Grazie al mondo curvy ho anche conosciuto il mio attuale fidanzato, che mi sostiene e accompagna in quello che faccio.

Mi sento una donna realizzata e felice?

Sono felice perché ho deciso di esserlo: come qualsiasi persona al mondo, ho degli alti e bassi ed anche se sui social vedete il lato più glamour della mia vita, nella vita privata sono una persona comune, un’impiegata e una mamma che deve arrivare a fine mese e deve pagare le bollette.

Se dovessi guardare il mio conto in banca, i miei problemi di salute dell’ultimo anno (dei quali TENGO A SOTTOLINEARE per chi è pronto a puntare il dito, che l’aumento di peso è conseguenza e non causa), le finte amicizie che mi hanno pugnalata alle spalle, dovrei piangermi addosso. Ma ho scelto di essere felice e guardo a quante belle cose mi ha regalato la vita. E sono tutte cose che ho costruito e che mi sono guadagnata, senza scorciatoie e tagliando molti ponti con persone scorrette.

Sono felice perché ho scelto di esserlo. Non perché la mia vita sia facile. Siamo responsabili della nostra felicità.

Sono felice di quello che ho realizzato ma non mi sento arrivata, se così fosse non avrei più alcuno stimolo nella vita. In ogni cosa mi butto anima, mente e corpo, e forse a causa del mio nome che significa consacrata a Marte, il Dio della guerra, lotto per i miei ideali e per ciò che ritengo sia giusto.

Al momento il mio sogno è mettere in pratica le mie conoscenze degli estratti e aiutare le persone che vogliono migliorare la loro alimentazione senza incorrere in integratori costosi ma con il solo aiuto dei frutti della terra. Un passo alla volta ce la farò!

Ti è rimasto qualche sogno nel cassetto che vorresti realizzare?

Ho tre sogni nel cassetto che reputo frivoli ma che mi piacerebbe realizzare!

1. Vorrei essere una Bond Girl perché sono una grande fan di 007.

2. Vorrei conoscere Chris Hemsworth ed il team di Centr Fitness, app di allenamento che mi ha rivoluzionato la vita durante il lockdown.

3. Vorrei fare una vacanza di 2 settimane presso il nuovo resort Juicy Escape in Algarve, Portogallo.

Che dite sono sogni irraggiungibili? Mai dire mai! In pochi anni ho raggiunto dei traguardi che nel 2018 mai avrei sognato di raggiungere!

Come ti vedi tra 15 anni?

Ho fatto una meditazione guidata su questo tema come buon auspicio per l’anno nuovo. Fra 15 anni mi vedo in perfetta salute, in una casa luminosa con la mia famiglia, felice e svolgo un lavoro che aiuta le persone curvy, sovrappeso e obese a ritrovare se stesse e la propria salute in modo naturale.

Questo è l’obiettivo che ho già da diversi anni, non sarà facile ma lo voglio raggiungere: voglio condividere con persone che hanno passato ciò che ho passato io la mia esperienza e conoscenza per aiutarle a stare meglio, ad accettarsi, piacersi ed amarsi. Ah e poi nella mia visione Chris Hemsworth era diventato nostro amico e vicino di casa e veniva a trovarci per bere un frullato.

Lascia un messaggio a tutte le lettrici e i lettori del blog di CP che hanno difficoltà a trovare la forza per riuscire ad amarsi ed accettarsi per le meravigliose anime che sono.

Ehi tu, che mi stai leggendo. Io non sono nessuno per dirti cosa devi fare. Non sono un medico. Non sono un guru. Non sono una VIP. Sono una formichina. Sono una persona che ha trascorso 24 anni della sua vita con un disturbo alimentare e odiando il suo corpo. Non sono nata fortunata né ricca.

Se ce l’ho fatta io, puoi farcela anche tu. Anzi. Puoi farcela ANCORA MEGLIO di me che sono pigra e testarda. Sono caduta tante volte e mi sono rialzata e, se l’ho fatto io puoi farlo anche tu ancora meglio di me!

E se non ce la fai, niente paura. Non sei un fallito. Devi solo chiedere aiuto alle persone vicine a te, a un’associazione, a una persona competente. Non aver paura che chiedere aiuto ti faccia sembrare debole, anzi è segno di umiltà, intelligenza e grande forza d’animo. E non smettere di chiedere aiuto fino a quando non troverai la persona che ti capisce ed ascolta. Io ci sono riuscita a 38 anni, non è mai troppo tardi.

Sei un’anima meravigliosa, lascia perdere i rancori, l’odio, il risentimento. Se hai subito delle ingiustizie, prendile come dei doni: delle armi che puoi usare per aiutare a combattere persone come te. Fai tesoro di ogni esperienza.

Viaggia. Se non puoi viaggiare leggi. Leggi anche se puoi viaggiare perché è cibo per la mente. Ricorda che ogni persona è UNICA e speciale e che quelli che vediamo come difetti contribuiscono alla nostra unicità. Ti auguro una vita meravigliosa e piena di felicità e soddisfazioni

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Facebook come Martina Giraldi (Aeromarti)

Instagram @aeromarti

Ringraziamo tutte le socie e i soci che contribuiscono alla crescita del Curvy Pride Blog, impegnandosi nel volontariato.

Laura De Vincentis è parapsicologa e modella curvy.
A 52 anni conosce un famoso fotografo italiano e inizia la sua carriera come modella curvy, acquisendo una nuova consapevolezza di sé, imparando ad amare e accettare il proprio corpo incondizionatamente. È attiva contro il body shaming e la discriminazione basata sull’aspetto fisico.
Fin da piccola ha una passione per la danza classica che inizia a studiare a 50 anni; è inoltre autrice di un goloso blog di cucina.
“È per me un onore fare parte della grande famiglia di Curvy Pride, perché mi permette di condividere il mio percorso di vita e stimolare le persone, attraverso la mia esperienza, a credere in se stesse, ad amarsi e soprattutto a tirare fuori i sogni dal cassetto per realizzarli con la forza dell’intenzione. Perché volere è potere!”
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FOTOGRAFIA DELL’ANIMA – 17 GIUGNO COLORNO (PR)

FOTOGRAFIA DELL’ANIMA – 17 GIUGNO 2023 (PARMA)

Orario: dalle 8:30 alle 12

Location: COLORNO (PR) – IL GIARDINO STORICO – REGGIA DI COLORNO

Descrizione del progetto: VIAGGIO INTROSPETTIVO e SHOOTING FOTOGRAFICO

Iscrizioni entro il 7 giugno all’email: glamoursocialmodel@gmail.com indicando: NOME, COGNOME, UN RECAPITO TELEFONICO, LA CITTÀ DI PROVENIENZA, E ALLEGANDO UN PAIO DI FOTO

Dress code: Comfort Dress. Abbigliamento che faccia sentire a proprio agio

Numero Max Partecipanti: 10 (aperto a uomini e donne)

Mentre la nostra vita scorre, fluisce in modo rapito, la fotografia è lenta ed eterna. Mentre noi cresciamo, cambiamo, le foto restano immobili e in esse possiamo ritrovarci, guarire, rielaborare emozioni.

Referente Curvy Pride Valentina Parenti Ferrari

Valentina ha con sé circa 5 anni di esperienza come modella curvy e ha posato per diversi fotografi. Con il tempo ha maturato l’apprezzare di scatti naturali, emozionali, che racchiudono una parte di Valentina, qualcosa che ora non ha o che ora ha in più. Non si tratta di posare per apparire belli e armonici, ma per giocare e per essere felici, divertirsi e di ricordare tra qualche anno come eravamo o di ricordare “come in quel parco magari c’eri andata da bambina in passato”.

Finalità Sociale: Scattando una foto, aumentiamo le possibilità di interpretare la realtà. In qualche modo, possiamo fondere la realtà con il nostro modo di essere; possiamo connetterci e guardare il mondo intorno a noi. Le fotografie possono essere usate come metafore, per essere regalate o per raccontare una storia. Vedendo gli scatti finali le persone possono vedere parti di sé stesse che sono sfocate in altre modalità di osservazione del sé. Questo tipo di foto ci permette di vederci da punti di vista insoliti, e quindi esclusivi, la chiamiamo fotografia terapeutica perché, in qualche modo, immortala che non c’è un’unica verità su chi siamo, tutte le foto mostrano le nostre verità, su chi siamo. La fotografia diventa il mezzo per esplorare se stessi e far emergere l’;inconscio. Anche un dolore può essere interiorizzato, affrontato ed espresso attraverso uno scatto.

Fotografo Filippo Carraro

Filippo Carraro è nato a Venezia nel 1975. Fotografo per passione, ha esposto alla Triennale della fotografia Italiana, diretta da Luigi Gattinara, a Venezia presso Palazzo Zenobio in cui è stato premiato con una menzione d’onore per lo scatto “Estate padana”. Ha lavorato al progetto di Legambiente per l’ottenimento della riserva MAB dell’Unesco per la zona rivierasca del Po tra Piacenza e Parma, in seguito gli scatti sono stati esposti a Roma da Legambiente. Lo scatto Fumära è stato utilizzato dal cantautore e poeta Alberto Padovani come copertina del suo libro di poesie “Il Manutentore”. ASL Parma ha usato “freedom” come immagine dell’otto marzo, giornata internazionale della donna, per un manifesto per un convegno sulla medicina delle differenze. Ha effettuato una prima mostra antologica personale a cura di Gabriella Meo nel 2017. Nel 2021, nella Rocca dei Terzi di Sissa Trecasali, ha presentato DRAG, un viaggio nel mondo del travestitismo e della inclusione. Nel marzo del 2021 ha partecipato al “Preludio alla Biennale di Venezia” presso la Venice Art Gallery. I suoi scatti sono presenti nei cataloghi:

  • “Triennale della Fotografia italiana” a cura di Daniela Beatrice Pintossi
  • “Lo stato dell’arte ai tempi della 57a Biennale di Venezia” a cura del critico Giorgio G.Grasso.
  • “DRAG” a cura di Giorgio G. Grasso
    Papà di una bellissima bambina, Camilla, scatta e mangia culatelli nella bassa.

In collab. con Curvy Parma – Felicità Formosa:

Felicità Formosa è una community di circa 40 donne sparse in tutta Italia. Felicità formosa nasce nel 2019 dell’idea di Valentina Parenti & Beatrice Coccioli per la creazione e divulgazione di eventi “Curvy” su Parma e provincia e non solo. “Valorizza le tue forme” è il motto che racchiude il pensiero della community: una donna deve prendersi cura delle proprie curve con alimentazione sana e attività fisica perché la bellezza è in ognuna di noi, il segreto sta appunto nel valorizzare il proprio corpo. E’ importante cercare di non esagerare con il peso (per evitare problemi di salute) e ancora più importante è imparare ad accettare noi stesse e gli altri.

| www.filippocarraro.net/

Questo articolo è scritto da Valentina Parenti che dedica il suo tempo alla crescita del Curvy Pride Blog. Un grazie a tutti i soci e le socie che si impegnano nel volontariato.

Valentina Parenti (valentina_incolors) sogna un mondo senza stereotipi di genere, positivo e attento all’integrazione sociale, per questo è membro Curvy Pride, BodyPositiveCatWalk e ha creato @FelicitàFormosa su Parma. Valentina educa i suoi figli ad una “vita a colori” ed è il segreto della felicità #educareallafelicità.

I RACCONTI DELL’ANIMA: ELEONORA SCANU. UN GRANDE DOLORE MI HA FATTO INIZIARE UN NUOVO PERCORSO DI VITA

Eleonora, dolcezza e sensibilità, grinta e forza in una giovane donna di 46 anni che è riuscita a ricostruire la sua vita dopo un grande dolore che ha segnato la sua esistenza. A quel punto ha dovuto decidere se farsi travolgere o reagire. Ha deciso di reagire, di andare oltre, di rinascere e di ricostruire la sua vita con una grande determinazione senza mai dimenticare la sua delicatezza d’animo e il suo dolcissimo sorriso. Un sorriso sincero, coinvolgente che nasce dall’anima e che scalda il cuore di chi lo riceve.

Foto di Piero Beghi

Come hai vissuto il tuo corpo nell’infanzia e nell’adolescenza?

Io sono uno di quei casi che ha vissuto sulla pelle il fatto di essere criticata a prescindere dalla forma del corpo. Nell’infanzia ero eccessivamente magra e tutti mi dicevano che dovevo mangiare di più altrimenti non sarei mai cresciuta.

Durante l’adolescenza, quando le mie compagne di scuola erano già tutte ben formate, io ero una ragazzina con un corpo senza nessuna forma e per questo avevo difficoltà a essere accettata nelle certe cerchie “in”, anche se non mi è mai interessato perché avevo la mia bella compagnia di amicizie con cui mi sono sempre trovata benissimo e ho vissuto la mia adolescenza serenamente come tutte le mie coetanee.

Ricordi qualche episodio che ti ha ferito profondamente? Come hai reagito?

Dopo i 30 anni il mio peso ha iniziato ad aumentare. Una conoscente mi vide cambiata e me lo fece notare senza alcun tatto e con parole dure. Io rimasi talmente tanto sbigottita che dalla mia bocca non sono riuscita a pronunciare mezza parola in mia difesa. Mi sono sentita letteralmente aggredita nel mio intimo. Nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di giudicare una persona perché in sovrappeso, figuriamoci se poi lo fa in modo aggressivo.

La tua famiglia, quanto è stata importante nel tuo percorso di vita? Ricordi qualche episodio in particolare in cui ti sei sentita protetta da loro?

La mia famiglia è stata molto importante nel mio percorso di vita, sono sempre stata legata a loro e loro hanno sempre cercato di proteggermi dal mondo anche se c’erano volte in cui non condividevano le mie scelte di vita, ma hanno sempre rispettato le mie decisioni. Forse hanno sempre cercato di proteggermi dalle cattiverie gratuite della gente. Ma quale genitore non lo farebbe?

Ad oggi comunque posso dire di essere diventata una donna forte che non si fa condizionare dai giudizi e dalle critiche altrui. Se non rispondo quando qualcuno cerca di ferirmi non è certo per debolezza, è che non voglio sprecare il mio tempo e la mia energia in discussioni sterili, quindi vado avanti dritta per la mia strada. Purtroppo 2 anni fa ho perso entrambi i miei genitori nel giro di due mesi. È stato un dolore lacerante. Ma è stato proprio grazie a quel dolore che sono dovuta per forza uscire dalla mia comfort zone e iniziare un nuovo percorso di vita che mi ha portato a scoprire il mondo delle fotomodelle curvy.

Cosa ti ha spinta ad uscire dalla tua comfort zone per rimetterti in gioco e come sei diventata una fotomodella Curvy?

La perdita dei miei genitori a così pochi mesi di distanza l’uno dall’altro è stato un dolore lacerante. La scelta era la mia: o mi facevo travolgere da quel dolore o cercavo di aggrapparmi a qualcosa per riuscire a sopravvivere. Fondamentale la mia amicizia con Stefania, una fotomodella curvy, che mi ha spinta in questa nuova avventura e in questo mondo per me totalmente nuovo. Ho sempre pensato che la bellezza non dipendesse dalla taglia, ma da qualcosa che va oltre un corpo fisico, quindi mi sono detta: perché non provare?

Come fotomodella Curvy quale genere preferisci e perché?

Il genere che preferisco è il genere boudoir, proprio perché dimostra che anche una donna curvy può essere sensuale indipendentemente dal numero scritto sulla bilancia.  La sensualità non sta in un corpo perfetto, la sensualità sta in un sorriso, in uno sguardo, sta nell’anima, è qualcosa che parte da dentro di noi indipendentemente dalla forma fisica e dal peso.

Cosa ha significato per te essere una delle 12 modelle scelte per il calendario “Curvy Love, Total White” 2023 di Piero Beghi?

Il fatto di essere scelta da Piero per il calendario “Curvy Love Total White” 2023 è stato emozionante e formativo nello stesso tempo. Formativo perché, non solo ho avuto modo di scattare con un professionista che ha sempre molto da insegnare, ma anche perché ho avuto l’opportunità di conoscere altre modelle curvy, ognuna con la sua storia, ognuna con il suo vissuto. È stato un momento di confronto molto intenso, molto empatico e sono nate delle belle amicizie.

Oggi cosa pensi di te stessa?

Nonostante la grande soddisfazione per avere partecipato a questo calendario molto famoso nel mondo delle curvy, non sono ancora soddisfatta del mio corpo che definisco “in evoluzione“, ho ancora qualche difficoltà talvolta ad accettarmi. Quello dell’accettazione di sé, per una persona che ha avuto un vissuto come il mio, non è un percorso facile. Sono sempre alla ricerca costante della migliore versione di me. Alcune mattine mi sveglio che sono carica a mille, altre mattine mi sveglio immersa nella tristezza. Il mio umore è ancora molto altalenante e questo talvolta condiziona le mie giornate.

Ti reputi una donna felice? Hai un progetto o un sogno che vuoi assolutamente realizzare nel tuo futuro?

Per me la felicità non è un equilibrio facile da raggiungere ma io non demordo e vado avanti perché nel cassetto ho tantissimi sogni che vogliono essere realizzati e attualmente il sogno più importante su cui sto concentrando la mia attenzione e le mie energie è quello di riuscire a trovare un lavoro dove possa finalmente esprimere la tutta la mia creatività, che mi faccia viaggiare e che mi porti a vivere esperienza che siano costruttive e che vadano ad arricchire la mia esistenza.

Che donna vorresti essere tra 20 anni?

Non riesco a fare progetti così a lungo termine. Però tra 20 anni vorrei vedermi serena, appagata, gratificata in un posto dove c’è il mare e sicuramente anche un gatto. Amo moltissimo i gatti. Attualmente vivo con un gatto, lo adoro. Quello che il mio gattino riesce a darmi in termini di calore e di affetto è qualcosa di unico e anche di terapeutico. So che chi condivide la propria abitazione con un cane, un gatto o qualsiasi altro animale domestico mi capisce perfettamente.

Lascia un messaggio a tutte le lettrici e i lettori del blog di Curvy Pride che ancora hanno difficoltà ad uscire dalla propria comfort zone per mostrarsi al mondo, nella loro unicità, senza temere il giudizio altrui.

La vita probabilmente non è una sola, ma noi viviamo su questa terra nel qui e ora. Dobbiamo godere ogni attimo della nostra esistenza e dovremmo riuscire a farlo senza paure, senza temere il giudizio degli altri, senza farci influenzare da chi ci vuole diverse o da chi ci investe di aspettative che sono lontane da come noi siamo veramente. Noi abbiamo il diritto di vivere la vita che piace a noi, quella vita che ci rende felici e di assaporare la sua bellezza ogni attimo.

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Instagram @vintagecurvyele

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Laura De Vincentis è parapsicologa e modella curvy.
A 52 anni conosce un famoso fotografo italiano e inizia la sua carriera come modella curvy, acquisendo una nuova consapevolezza di sé, imparando ad amare e accettare il proprio corpo incondizionatamente. È attiva contro il body shaming e la discriminazione basata sull’aspetto fisico.
Fin da piccola ha una passione per la danza classica che inizia a studiare a 50 anni; è inoltre autrice di un goloso blog di cucina.
“È per me un onore fare parte della grande famiglia di Curvy Pride, perché mi permette di condividere il mio percorso di vita e stimolare le persone, attraverso la mia esperienza, a credere in se stesse, ad amarsi e soprattutto a tirare fuori i sogni dal cassetto per realizzarli con la forza dell’intenzione. Perché volere è potere!”
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VOCE DEL VERBO DIS-FUNZIONALE: IL BAMBINO DIMENTICATO

Con la parola disfunzionale si intende ciò che non corrisponde ai propri compiti o fini. Io direi più ciò che fa male. Esistono rapporti che ci causano ferite indelebili. I momenti difficili e i periodi dolorosi ci fanno cambiare. In questa rubrica vi racconterò alcune storie di vita di chi, in qualche modo, ce l’ha fatta.

La storia di Roger

C’era un bambino,

l’ho visto sul comodino,

forse cercava un vasino oppure un bacino.

Era pallido come un fiocco di neve,

forse aveva sete e cercava un po’ d’acqua Lete, o un po’ di bene.

Forse sarebbe tutto più semplice se si chiamasse tutto con il suo nome, come citava Alexander Superstramp in uno dei miei film preferiti, Into the Wild. Forse, se quando abbiamo un problema chiedessimo o piangessimo come i bambini, le nostre necessità verrebbero esaudite molto più velocemente. Sarebbe anche molto più semplice che accadesse se le persone usassero gli occhi non solo per vedere, ma soprattutto per guardare.

Roger aveva sei anni quando è arrivato nell’orfanotrofio di Genova. Arrivava dalla Polonia e aveva i classici lineamenti dell’Europa dell’est. Capelli biondi e occhi azzurri, carnagione chiarissima e lineamenti duri, quasi disegnati con il righello. Molto duri per la sua tenera età. Sei anni non sono nulla, ma sono già troppi per cancellare il suo passato, così vivido nella sua mente. Roger è un Uomo Bambino. È stato abbandonato dalla sua mamma che non riusciva a volergli bene, lo dimenticava ovunque: al supermercato, in posta, si scordava addirittura di andarlo a prendere all’asilo. Il papà Roger non l’ha mai visto, è scappato dopo che la mamma, la sua compagna, è rimasta incinta di lui.

A cinque anni e mezzo gli assistenti sociali lo hanno tolto dalla sua mamma e portato in Italia. Già prima non parlava, figuriamoci in una lingua e in un Paese completamente sconosciuti. In qualche modo si fa capire, ma non parla e non vuole imparare a parlare. Non sorride, mangia il giusto indispensabile. Roger sembra rimasto incastrato in un limbo, non sembra stare nel presente. Avrebbe solo bisogno di vivere la sua infanzia come tutti i bambini della sua età. Ma come dare un’infanzia serena a qualcuno a cui è stata strappata così velocemente? Dove sono la giustizia, l’amore, la spensieratezza che si merita?

Sarebbe bello che negli Ovetti Kinder i bambini non trovassero solo giochi da montare, ma un puzzle d’amore. Montiamo l’affetto? Anche quello andrebbe costruito, con piccoli tasselli.

Costruiamo l’amore?

Dopo quasi un anno di silenzio, Roger conosce Gerry.

Un giorno, mentre fanno merenda, Gerry si siede vicino a Roger e gli offre la sua. Lo fa perché sa che è spaventato e solo. Roger sorride, per la prima volta gli si vedono i dentini, bianchi e arrotondati come piccole perle. E così diventano amici, grazie a quella merendina condivisa. Tanto amici da chiedere di cambiare la disposizione dei letti per poter dormire vicini.

Roger inizia a vedere in Gerry, di pochi anni più grande di lui, come un punto di riferimento. L’amicizia è questa. Accettare i difetti degli altri, perché in quella diversità ci può essere tanto rumore e il silenzio di Roger diceva tantissimo e Gerry l’aveva capito.

Questa storia ci mostra che l’amore esiste, in varie forme. In questa si è mostrato così, grazie ad un Flauto al cioccolato. La vita a volte è crudele e non riusciamo a darci delle risposte del perché certe cose accadano proprio a noi, ma prima o poi qualcosa cambia e ci fa credere ancora nella possibilità di essere felici

La merenda, momento di affetto e condivisione

Questo racconto è scritto da Valentina Casalegno, socia di CURVY PRIDE – APS. Ringraziamo tutte le socie e i soci che dedicano il loro tempo alla crescita del Curvy Pride Blog, impegnandosi nel volontariato.

Nata sotto il segno dei gemelli, Valentina ama tutto ciò che è passione allo stato puro. Le piace mettersi in gioco ed è appassionata di scrittura.
Laureata in comunicazione pubblicitaria, ha nel cassetto un libro che vorrebbe pubblicare.
Una delle sue passioni è parlare con gli sconosciuti, ascoltare le loro storie e sapere cosa li ha portati lì in quel momento.
Si definisce “Reporter di vite”, ed è proprio quello che fa attraverso il nostro Curvy Pride Blog.

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