I RACCONTI DELL’ANIMA: LAURA DI DONNA. LA VITA COMINCIA QUANDO ABBIAMO IL CORAGGIO DI USCIRE DALLA NOSTRA COMFORT ZONE

Oggi conosciamo Laura, una dolcissima donna di 40 anni che è riuscita a rinascere grazie alla sua determinazione. Laura, una storia di body shaming, che entra come una lama affilata di coltello nell’anima. Ma un giorno ha detto basta, ha deciso di regalarsi una possibilità per essere felice e per essere la donna che sognava di diventare. Ce l’ha fatta. Ora volteggia leggera e sorridente tra i tanti shooting fotografici che le vengono proposti, con mille sogni colorati nel cassetto che aspettano di essere realizzati.

Foto di Piero Beghi

Che rapporto avevi da bambina e da ragazza con il tuo corpo?

Ho sempre avuto un brutto rapporto con me stessa sin dalla mia infanzia. Avevo tanta insicurezza, disagio, incapacità di accettare i miei difetti. Sono sempre stata, una bambina prima e una ragazza poi, di quelle che vengono definite “in carne”. In adolescenza è stato un continuo alternarsi di diete e di abbuffate senza controllo. Superati i 30 anni ero arrivata a pesare di più di 80 chili. Mi sentivo così affranta che avevo smesso anche di pesarmi. Non so esattamente cosa mi era scattato in testa, ma di una cosa ho sempre avuto la certezza: mangiavo tanto e male. Mi rifugiavo nel cibo, mi faceva stare bene mi sentivo felice, era un surrogato d’amore.

Cosa ti ha spinta ad uscire dalla tua comfort zone per rimetterti in gioco?

Solo da pochi anni, in età adulta, ho iniziato a capirmi, ad amarmi e apprezzarmi. Era l’aprile del 2021, una mattina mi sono svegliata, mi sono guardata allo specchio e in quel momento ho acquisito la consapevolezza che non mi stavo amando ma mi stavo annullando come donna e come persona. Da lì, è scattato in me qualcosa. Ho iniziato a perdere chili, ne ho persi tanti. Ovviamente alternavo momenti in cui perdevo molto peso a momenti di stallo vorticoso. Ma ho tenuto duro, ho iniziato con tenacia a fare sport. Ho dovuto imparare a essere bella, a credere in me stessa, ad accettarmi malgrado tutto e tutti.

È stato un lavoro che ha richiesto molto impegno, molta consapevolezza ma soprattutto ho dovuto imparare ad amarmi. Ho imparato anche perdonarmi, a essere più comprensiva verso me stessa perché la perfezione, i canoni estetici prestabiliti, non esistono. Sono riuscita a perdere 30 chili. Non sono una taglia 40 ma adesso finalmente posso dire che mi piaccio e che mi amo.

Che rapporto hai con la macchina fotografica?

Sono una donna molto timida eppure desideravo tanto fare un servizio fotografico, ma qualcosa mi bloccava. Davanti alla macchina fotografica provavo un grandissimo imbarazzo, mi irrigidivo. Eppure mi sono regalata questa chance, ho provato a mettermi in gioco, mi sono buttata e lo shooting è andato benissimo! Non lo avrei mai pensato.  Il mio primo shooting l’ho fatto con Piero Beghi, quello che io oggi definisco il mio padrino. Ecco, la mia carriera come fotomodella è iniziata in quello studio di posa un anno fa. Le mie sensazioni quella volta erano tantissima ansia ma anche tantissima emozione perché un mio sogno si stava realizzando.

In seguito, guardando le foto, mi sono accorta di tante mie caratteristiche che avevo sempre sottovalutato, ma che in realtà erano punti di forza a me sconosciuti sino a quel momento. Con il tempo mi sono appassionata a questa bellissima arte e appena posso mi dedico agli shooting fotografici.

Ho imparato a muovermi meglio davanti all’obiettivo, a non temerlo più. Ho capito che l’empatia tra fotografo e modella è molto importante perché, quando mi sento a mio agio, le foto esprimono al meglio la mia personalità, le mie caratteristiche, esaltano i miei punti di forza e soprattutto esprimono quella che è la mia anima solare, leggera, romantica, sognatrice con una punta di rock. Attraverso i miei scatti vorrei fare capire che è fondamentale amarsi e avere un buon livello di autostima per sentirsi più sicuri e più felici nell’affrontare la nostra quotidianità.

Cosa ha significato per te essere una delle 12 modelle scelte per il calendario “Curvy Love, Total White” 2023 di Piero Beghi?

È stata un’emozione intensa, un misto di magia, sorpresa, incredulità e tantissima euforia. Io sono stata abbinata al mese di Marzo e in questo mese compio 40 anni. Ecco il mio regalo! Quale gioia più grande per un compleanno “importante”?

Quando oggi ti guardi allo specchio che donna vedi? Ti reputi una donna felice?

Vedo una donna che è caduta tante volte ma che si è rialzata sempre. Sempre più bella, sempre più forte. Oggi sono serena e sono felice dell’equilibrio che sono riuscita a raggiungere. La felicità è costituita da attimi, da momenti dove assaporo emozioni intense che mi danno la conferma della bellezza del vivere.

Che donna pensi di essere tra 10 anni?

Una donna che ha realizzato i molti sogni e progetti che sta tirando fuori dal cassetto. E soprattutto spero di continuare a evolvere come persona e di poter mantenere ben salda la fiducia in me stessa e nel mio futuro.

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Care e Cari, abbiamo bisogno di uscire dal nostro rifugio, finché restiamo lì non c’è miglioramento. Proviamoci! Io stessa sono l’esempio che la vita inizia nel momento in cui si prende il coraggio di espanderci oltre i confini di una comfort zone che troppe volte ci limita e ci soffoca.

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Instagram: laurin.lauretta

Seguitemi, se vi va, vi aspetto.

Ringraziamo tutte le socie e i soci che contribuiscono alla crescita del Curvy Pride Blog, impegnandosi nel volontariato.

Laura De Vincentis è parapsicologa e modella curvy.
A 52 anni conosce un famoso fotografo italiano e inizia la sua carriera come modella curvy, acquisendo una nuova consapevolezza di sé, imparando ad amare e accettare il proprio corpo incondizionatamente. È attiva contro il body shaming e la discriminazione basata sull’aspetto fisico.
Fin da piccola ha una passione per la danza classica che inizia a studiare a 50 anni; è inoltre autrice di un goloso blog di cucina.
“È per me un onore fare parte della grande famiglia di Curvy Pride, perché mi permette di condividere il mio percorso di vita e stimolare le persone, attraverso la mia esperienza, a credere in se stesse, ad amarsi e soprattutto a tirare fuori i sogni dal cassetto per realizzarli con la forza dell’intenzione. Perché volere è potere!”
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I RACCONTI DELL’ANIMA: ELEONORA MURARI. DA OGNI CICATRICE HO SEMPRE COLTO UN INSEGNAMENTO

Oggi conosciamo Eleonora, una giovane donna e mamma di 40 anni che ha nell’anima una grande determinazione e una forza incredibile. I suoi occhi raccontano la storia di una guerriera che non si è mai fatta piegare dalle sfide della vita ma è risorta sempre più determinata e sicura di sé, conservando il suo sorriso aperto, sincero e coinvolgente.

Oggi Eleonora è una donna realizzata, mamma orgogliosa di due splendidi ragazzi che l’hanno sempre sostenuta e spronata, con tanti progetti importanti che vuole realizzare nel suo futuro. E sono certa che li realizzerà, perché Eleonora è vulcanica, non si abbatte mai e ci insegna con il suo sorriso tenace che volere è potere.

Foto di Piero Beghi

Il tuo non è tanto un lavoro quanto una missione di vita, come lo vivi?

Lavoro come Operatore Socio Sanitario. Dopo varie esperienze lavorative in diversi ambiti sanitari (domiciliari, diverse rsa, comunità alloggio, cure palliative, rsd, spdc), da quasi due anni lavoro presso una scuola per bambini disabili come seconda figura educativa. È vero anche che avevo inizialmente pensato di concludere la mia carriera, cercando un lavoro diverso, perché vent’anni di turni notturni erano stati sufficienti! Ma sentivo di avere ancora molto da dare a livello empatico e professionale: da qui la scelta di quest’ultima realtà lavorativa per completare la mia carriera! Oltretutto il destino ha voluto che anche mia figlia stia facendo la mia stessa esperienza lavorativa nella stessa scuola.

Sei una donna forte, con un’energia coinvolgente sei sempre stata così?

Se riguardo il mio passato, vedo una bimba obbligata dalla vita ad essere autonoma precocemente. Ho un fratello maggiore e uno minore affetto da disabilità, sono cresciuta alla svelta! Poi vedo una ragazza con un grande bisogno d’amore ma determinata ed energica che affronta la vita a muso duro. Infine vedo, nei miei ultimi anni, una donna combattente che si è rialzata tutte le volte che la vita le ha fatto lo sgambetto atterrandola!

Ci sono stati degli episodi legati alla tua vita che ti hanno ferita profondamente?

Tanti eventi della vita mi hanno ferita profondamente, ma la diagnosi di due malattie rare incurabili e la sedia a rotelle sono state una prova molto dura da superare. Da ogni cicatrice ho sempre comunque colto un insegnamento e un input per essere la versione migliore di me stessa! Per molti anni la mia comfort zone si è adattata agli altri e qui mi spiego meglio: tutti noi apparteniamo a un nostro mondo contenente un nucleo; il nucleo del mio mondo era la felicità altrui, ero felice se chi era vicino a me era felice!

Dove hai trovato la spinta per uscire dalla tua comfort zone e prenderti le tue rivincite?

Dopo diversi eventi negativi, nel 2017 qualcosa in me inizia a muoversi: decisi che era arrivato il momento di cambiare il nucleo del mio mondo ed evolvere. Nel mio nucleo iniziai a mettere l’amore per me stessa e la ricerca della mia felicità! Questo mio grande cambiamento -non facile- inizialmente ha destabilizzato chi mi stava vicino e qualcuno si è anche allontanato a causa della difficoltà di comprendere il motivo per cui avevano perso la centralità.

I tuoi figli che ruolo hanno avuto in questo tuo percorso di vita e cosa pensano di questa mamma così forte e dinamica?

Ho continuato con grande determinazione a costruire la mia strada fatta di amor proprio, autostima e consapevolezza del mio valore e ho avuto la fortuna di percorrere questo nuovo sentiero di vita insieme a due complici speciali: mia figlia Giulia, oggi 19 anni e mio figlio Gabriele, oggi 16 anni. Loro sono la ragione del mio vivere, il motivo di tante sfide superate con grande forza e tenacia con la consapevolezza di avere la grande responsabilità di essere un esempio. Da qui, dopo due anni di stop pandemico, rinasce la voglia di rimettermi in gioco con nuove esperienze personali supportate da Giulia e Gabriele che hanno sempre dimostrato orgoglio e stima per questa madre sola, fragile ma difficilmente distruttibile!

Sei stata una delle 12 modelle scelte per il Calendario “Curvy Love, Total White” 2023 di Piero Beghi, cosa ha significato per te prendere parte a questo progetto?

Essere stata scelta per il calendario “Curvy Love, Total White 2023” è stato il sigillo dei miei primi quarant’anni, la rivincita di tutte le sfide che ho superato, il cerotto sulla bocca di tutti coloro che almeno una volta mi hanno disprezzato, giudicato e sottovalutato ma soprattutto ha rappresentato l’inizio di una nuova avventura e di nuovi progetti! Questo calendario mi ha permesso di conoscere persone speciali come Piero e Michela ma soprattutto di arricchire il mio viaggio con delle donne meravigliose compagne d’avventura dalla quale ogni giorno imparo qualcosa, perché io continuerò a vivere imparando!

Oggi ti senti una donna realizzata e felice?

In questi anni il mio percorso interiore mi ha permesso di sentirmi una donna felice, realizzata e orgogliosa di se stessa per gli obiettivi raggiunti nei miei primi quarant’anni!

Cosa vuoi chiedere al tuo futuro? Hai dei sogni nel cassetto che vuoi realizzare?

Per i miei secondi quarant’anni ho altri progetti in cantiere da realizzare: vorrei ottenere una laurea, vorrei intraprendere una carriera secondaria nella musica o nella moda ma il sogno più grande per il futuro è poter assistere al successo dei miei figli e continuare ad essere un esempio di positività, forza e determinazione!

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A chiunque leggerà questo articolo vorrei solo suggerire di cambiare il nucleo del proprio mondo e ripartire da meno di zero (cit. di J-Ax). Non è stato per nulla semplice ma ne è valsa la pena!!!

Se ti fa piacere dicci dove possiamo trovarti sui social

Potete trovarmi su fb come Eleonora Murari e su Instagram come “nel.dubbio_mi.amo

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Laura De Vincentis è parapsicologa e modella curvy.
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DA STRUMENTI A PROTAGONISTE: LA NUOVA DOLCE VITA

Sono Antonella D’Innocenzo, socia di Curvy Pride e amante della lettura e della scrittura. Un giorno di circa quarant’ anni fa la mia insegnante di italiano ci sottopose la foto di una coupé con una ragazza “distesa sulla parte anteriore” e ci chiese cosa vedevamo. Ognuno di noi vedeva qualcosa di diverso: chi la ragazza, chi il bikini, chi la macchina, chi entrambe. Fortunatamente ci fu chi vide il messaggio: la ragazza veniva usata come strumento pubblicitario per esaltare la bellezza del veicolo, in competizione con altri brand automobilistici che sfoggiavano altrettanti gioielli.  Era una riflessione interessante e indimenticabile che ci preparava al cambiamento.

Il mercato dell’auto è uno dei più potenti economicamente; promuove marchi universalmente amati, con campagne pubblicitarie d’effetto, spesso trasmesse a cavallo con il TG, pare plachi gli animi mostrare macchine futuristiche in ambientazioni da sogno. Solitamente alla guida c’è un uomo elegante, sicuro di sé, fantasioso ed ottimista che sorride alla donna al suo fianco, che non parla, gusta il piacere di esserci e ricambia il sorriso. La donna è nella macchina, ma come accessorio.

Ad un certo punto la crisi rende audaci le stesse case costruttrici che attraverso il marketing tentano di sponsorizzare l’Usato. Purtroppo per loro, resta negli annali lo spot di un’iconica casa sportiva inglese, che costringe immediatamente alla virata un’associazione così audace tra donne e motori: le immagini ritraevano una donna seducente di spalle e a natiche scoperte. Nessun veicolo. Solo il marchio con la scritta “Sai che non sei il primo, ma ti importa davvero?”

La risposta all’interrogativo appariva abbastanza scontata e il tentativo di promuovere l’Usato, molto convincente, era davvero troppo! Si era superato il limite!

Oggi nell’automotive nazionale e internazionale e anche nella Formula sono presenti percentuali crescenti di donne che operano nei settori dell’ingegneria di progettazione, della ricerca e sviluppo per l’impatto ambientale, del designer, dell’innovazione tecnologica, dell’automazione e della robotica. Nuove strategie gestionali, commerciali e di marketing proiettano le donne nel ciclo realizzativo del veicolo: dalla prototipazione alla logistica, alla gestione dell’azienda. Uomini e Donne, appassionati di macchine e di ingegneria approvano e promuovono, insieme, nuovi modelli.

Dopo anni di gavetta, una nuova visione, che ha spazzato via gli stereotipi del sogno femminile relegato al solo ambito dell’insegnamento, ha indirizzato le donne verso tutte le formazioni universitarie, permettendo loro di essere fondamentali in un ambiente da sempre esclusivamente maschile.

Donne come Daniela Cavallo, Mary Teresa Barra, Linda Jackson, Roby Denholm, Roberta Zerbi, Giada Montorsi, occupano le poltrone più importanti nelle maggiori case automobilistiche mondiali, dalla Volkswagen alla General Motors, alla Jaguar, Tesla, Alfa Romeo, Ferrari F 1, senza bisogno di rivendicare quote rosa. Perché? Perché sono professioniste eccellenti!

Daniela Cavallo, manager in Volkswagen
Mary Barra, imprenditrice e AD General Motors

Come al solito, il cambiamento lo hanno fatto quelle che hanno iniziato a sognare in grande, e che ora le auto le progettano, le acquistano e le guidano. Una percezione dell’associazione Donne e Motori distante anni luce dalle immagini viste anni fa. 

Condivido con voi l’intervista a Giada Montorsi, Ing. meccanica della Scuderia Ferrari dal 2013. Giada si racconta, tra ricordi e aneddoti, tra cosa significa lavorare nel luogo dei suoi sogni e cosa vuol dire essere una donna in una realtà come la Ferrari. GUARDA L’INTERVISTA

Ed eccoci alla fine, con una novità che mi piace davvero: lo spot Ferrari dei giorni nostri, girato nei luoghi più belli di Roma: due coupé extra lusso che portano il nome della città. Al tramonto si vedono queste due vetture gemelle, guidate da una donna e da un uomo che si contendono la strada. La donna accelera in modo elegante, l’uomo sta al suo fianco. Avvolgono in un incantesimo tutti i passanti, la sposa, la musicista, il fiume, il Colosseo.  Si fermano insieme su una terrazza panoramica lui le regala un libro “La NUOVA dolce vita”. 

Antonella D’Innocenzo.

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10 TIPOLOGIE DI UOMINI ONLINE

Seleziona. Elimina tutti. Vuoi eliminare la chat definitivamente? Elimina.

Queste sono alcune frasi che ho scritto nel mio racconto pubblicato nel libro Mi racconto per te di Curvy Pride.

Ma non è finita qui. Dopo c’è stato un sequel, un approfondimento ravvicinato da parte di uomini che conosco dall’infanzia, compagni di classe, collaboratori, colleghi. Questi millenials e boomers, dopo aver visto una mia nuova foto postata, mi hanno contatta attraverso i canali online e molti messaggi. Capisco così che la pelle nuda è quella che fa sempre più effetto.

Nel mio racconto per il libro ho pubblicato parecchi messaggi ricevuti nel 2020 come esempio di quello che può arrivare nella posta di una donna presente sui social. Io continuo ad eliminare quelli indesiderati e ho impostato delle parole nascoste di protezione. A volte comunque arrivano anche delle proposte serie, per cui vengono tutti analizzati e smistati tra messaggi in principale, spazzatura e cestino.

Ho raccolto una serie di messaggi anche nei gruppi di ragazze di cui faccio parte e provo a dividere gli uomini in categorie:

1 IL DISCO ROTTO: Ciao, sei bellissima. data 2019;Ciao, sei bellissima. data 2020; Ciao, sei bellissima. data 2021; Ciao, sei bellissima. data 2022. E nel futuro arriveranno nuovi messaggi di grande fantasia.

2 IL DONATORE: Carissima lasciami il tuo PayPal per una bella ricarica in cambio della tua compagnia. Ti pago per delle foto dei tuoi piedi. Ti pago per i tuoi calzini.

3 IL FOTOGRAFO: Ovviamente non mi rivolgo alle persone con cui ho collaborato o progetto di farlo in futuro ma ai profili fake che nascondono finti fotografi, con foto probabilmente prese sul web, senza alcun tag o sito professionale. Se chiedi referenze scatta la difensiva -a tal proposito potremmo collegarci a truffe o adescamento di donne– e spesso scrivono anche che i lavori sono retribuiti ma non è vero.

4 IL FANTASMA: Quelli che appaiono e poi scompaiono e poi ritornano, tu li ignori ma loro non ti dimenticano

5 IL PAVONE: Il tipo che mette in mostra se stesso, che ti invia foto dei propri genitali pensando che sfoggiando i propri peli, la pavona ammirata scelga lui. Seeee ciaone, come no! Probabilmente sempre in questa categoria c’è chi promette di farti provare tutte le pose del Kamasutra e cose mai provate prima.

6 IL COPIA E INCOLLA: Quelli che hanno inviato a te un messaggio per farti sentire unica e desiderabile ma poi scopri che in verità è stato inviato uguale a tutte le tue amiche. Copia incolla invia a quella, copia incolla invia a quell’altra. Ma pensate che tra noi donne non ci parliamo?

7 IL GIOCATORE D’AZZARDO: Quelli che: Oh, ciao, scommetto che la tua coppa è una F! Leggo, scuoto la testa e rispondo NO, hai sbagliato è una Z! Ma queste domande a cosa servono? Ma noi vinciamo qualcosa? È una lotteria a scatola chiusa, che aiuta solo ad alimentare l’ego dell’altro.

8 L’IMPEGNATO: Sono sposato -ovviamente- fidanzato -ma speriamo non ti sposi!- convivo, ho un’inquilina. Ma tu sei bellissima. Usciamo, limoniamo, sxxpiamo? Sono quelli più frustrati che cercano un’avventura, stanchi della routine noiosa casalinga.

9 EMOTICON: acqua +banana + yoga. I messaggi in codice che vogliono dire solo una cosa: accoppiamoci. Dopo gli alfabeti inventanti degli anni ’90, siamo passati al sintetizzare le parole con grande originalità attraverso le emoticon.

10 IL POETA: La Bellezza della vita risiede nella morbidezza, e la morbidezza è tutta da vivere perché le donne hanno infiniti fascini che fanno battere il cuore … Blah!

Cari uomini, ne abbiamo tutte un po’ piene le tasche di ricevere 15 caratteri e scritti male. Potete far leva sull’autostima, ma non è che scrivendoci che siamo bellissime cadremo ai vostri piedi, ciò che probabilmente cerchiamo -se non vi rispondiamo o se vi mandiamo nero su bianco a quel famoso paese- è un amico, confidente, un compagno complice nella vita e in camera da letto. Sono veramente curiosa di conoscere i messaggi che ricevete voi, potete scriverli nei commenti del blog o sotto ai post di questo articolo.

Consiglio il libro MI RACCONTO PER TE: esperienze di vita che diventano guida e incoraggiamento, e anche spunti di riflessione. Il libro MI RACCONTO PER TE a cura di Antonella Simona D’Aulerio (pp 236 € 15,90 e-book € 7,49) è in vendita in tutte le librerie, store on line e su www.giraldieditore.it e cui parte del ricavato verrà donato all’Associazione CURVY PRIDE.

Abbiamo parlato di questi argomenti anche durante la mia intervista per Curvy Pride con Fabiana Sacco. Potete riguardarla QUI.

Questo articolo è scritto da Valentina Parenti che dedica il suo tempo alla crescita del Curvy Pride Blog. Un grazie a tutti i soci e le socie che si impegnano nel volontariato.

Valentina Parenti , sogna un mondo senza stereotipi di genere, positivo e attento all’integrazione sociale, per questo è membro Curvy Pride, BodyPositiveCatWalk e ha creato @FelicitàFormosa su Parma. Valentina educa i suoi figli ad una “vita a colori” ed è il segreto della felicità #educareallafelicità.

I RACCONTI DELL’ANIMA: DEBORA GOY E LA FORZA DEL SORRISO

Oggi conosciamo Debora, una giovane donna di 38 anni, socia di Curvy Pride, dal sorriso contagioso. Uno di quelli sinceri, coinvolgenti, solari, che abbracciano chi li riceve e regalano una ventata di energia positiva, una sferzata di vita. Quello di Debora, in particolare, racconta dell’evoluzione dell’anima, di un percorso di vita e di accettazione di sé non sempre facile e indolore.

Dietro quel sorriso c’è una ragazza che, con la sua forza interiore, ha superato la sua timidezza contro i pregiudizi e gli stereotipi di certi canoni di bellezza, è uscita dalla sua zona d’ombra e ha ritrovato l’amore per se stessa e la sua autostima. Ha realizzato che là fuori l’attende una vita meravigliosa tutta da vivere.

Foto di Piero Beghi

Che rapporto hai avuto da bambina e da adolescente con il tuo corpo?

Devo premettere che io sono una persona estremamente timida e questa caratteristica, unita alla mia fisicità, ha fatto sì che il rapporto che ho avuto con il mio corpo da bambina, da adolescente e poi da giovane donna sia stato sempre molto difficile. Da piccola ho subito poche situazioni di bullismo, sempre limitate alla presa in giro verbale, ma ciò che più mi ha condizionata è stato proprio il percepirmi in qualche modo diversa dagli altri bambini.

Questa percezione è stata sempre acuita dal fatto che all’epoca – parliamo della fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90 – le case di abbigliamento producevano solo capi per taglie standard e mi ritrovavo sempre ad indossare capi da ragazzo o da uomo, sapientemente riadattati in casa con orli ed elastici, ma comunque diversi da quelli delle mie compagne di scuola.

Con l’arrivo dell’adolescenza questa percezione è aumentata. A quell’età, come tutte le ragazze, guardavo le vetrine, entravo nei negozi di abbigliamento per scoprire, ogni volta, che la mia taglia non c’era mai. I capi che mi piacevano erano disponibili solo in versioni normali, e non perché quelli più grandi fossero in magazzino, ma proprio perché non esistevano.

Crescendo, con qualche soldo in più in tasca e con l’avvento dell’e-commerce, le cose sono cambiate ma il senso di inadeguatezza che ho vissuto per anni ha avuto dei riflessi importanti sulla mia autostima.

In adolescenza e poi da giovane donna, quando dovrebbero nascere i primi amori e le prime infatuazioni, non sono mai riuscita a vedere e percepire l’apprezzamento e il corteggiamento da parte di un uomo. Ero talmente convinta di non poter piacere, da non prendere nemmeno in considerazione questa possibilità.

Oggi che rapporto hai con il tuo corpo?

Il rapporto con il mio corpo, negli ultimi 3/4 anni, è profondamente cambiato. Ho imparato ad apprezzarmi e a vedermi in qualche modo normale, pur essendo consapevole di essere grassa. Ma questa è la mia normalità. Faccio sport e cerco di alimentarmi bene, senza che questo diventi il mio unico scopo nella vita. Ho capito che chi ti svilisce facendo leva sull’aspetto fisico è colui che non ha argomenti vincenti per contrastarmi lealmente. L’ultimo tassello, ovvero il passaggio dall’accettarmi al piacermi, l’ho messo grazie alla recente esperienza del Calendario Curvy Love 2023 promosso e ideato dal fotografo Piero Beghi.

Ricordo che al casting ha chiaramente percepito le mie difficoltà a mostrarmi e a stare davanti all’obiettivo con il mio carico di emozioni e, in qualche occasione, ha interrotto gli scatti e si avvicinato a me, mostrandomi qualche anteprima delle foto e dicendomi: “Guarda, sei molto bella!” In effetti, quando poi ho visto le foto selezionate per il casting e quelle per il calendario, mi sono resa conto che Piero aveva proprio ragione!

Cosa ti ha spinta a metterti in gioco, a uscire dalla tua comfort zone per rinascere?

In alcuni momenti della mia vita, sia da adolescente, che in età più adulta, mi sono resa conto che la mia timidezza mi stava facendo perdere terreno rispetto ai miei coetanei e in alcuni casi faceva sì che il mio punto di vista non fosse mai considerato. Grazie a preziosi spunti ricevuti a scuola, nello sport e sul lavoro, ho imparato man mano a superare e vincere questa forte timidezza e a far ascoltare la mia voce.

Dapprima ho imparato a farmi accettare ed apprezzare dal cosiddetto branco che, specialmente a scuola, mi ha dato protezione contro il bullo di turno; successivamente, acquistata un po’ di autostima, sono riuscita a valorizzarmi e a ritagliarmi il mio spazio nella società. Ad un certo punto, ho deciso di applicare lo stesso impegno nell’accettazione e la valorizzazione del mio corpo. Ho avuto e ho ancora bisogno del supporto di chi mi sta intorno e l’esperienza con Piero Beghi è stasa decisamente preziosa per la mia autostima e la mia autodeterminazione.

Foto di Piero Beghi

Sei una donna molto forte e determinata, da dove arriva questa forza?

Grazie! Sinceramente non mi sento così forte e determinata, forse proprio perché conosco bene i miei limiti e le mie debolezze, ma sicuramente, uno slancio importante nasce dal non voler passare tutta la mia vita nell’ombra, vittima di una società e di persone che cercano con il condizionamento e la manipolazione, di svilirti a proprio vantaggio. Ovviamente, in questo percorso, ho avuto la fortuna di incontrare tante bravissime persone, capaci e pazienti che talvolta mi hanno presa per mano e mi hanno permesso di crescere.

Se guardi tutto il tuo percorso di vita ti senti felice oggi?

Sì, sono molto felice, non credo che la bambina di ieri sarebbe mai riuscita a immaginare la donna di oggi.

Se guardi sulla linea del tuo futuro, cosa vedi?

Questa è per me una domanda molto difficile. Non so cosa mi riserverà il futuro, ho imparato a raccogliere ciò che di buono la vita mi ha portato, più che cercare di rincorrere sogni e obiettivi particolari. Diciamo che cerco di ottenere il massimo da ciò che ho a disposizione.

Lascia un messaggio a tutte le lettrici e i lettori del blog di Curvy Pride che ancora hanno difficoltà a trovare quella forza interiore e ad amarsi per le meravigliose anime che sono

Il mio messaggio alle meravigliose lettrici e lettori del blog di Curvy Pride è questo: ricordatevi sempre che siete in grado di fare ogni cosa e che non avete bisogno di dipendere da nessuno. Dentro di voi c’è la forza necessaria per trovare il proprio spazio nel mondo, non siate l’ombra di nessuno, nemmeno di voi stesse!

Come le lettrici e i lettori del Curvy Pride Blog possono trovarti sui social?

Mi trovate come Debora Goy su Facebook e come debora.goy su Instagram.

Foto di Valeria Forno

Laura De Vincentis è parapsicologa e modella curvy.
A 52 anni conosce un famoso fotografo italiano e inizia la sua carriera come modella curvy, acquisendo una nuova consapevolezza di sé, imparando ad amare e accettare il proprio corpo incondizionatamente. È attiva contro il body shaming e la discriminazione basata sull’aspetto fisico.
Fin da piccola ha una passione per la danza classica che inizia a studiare a 50 anni; è inoltre autrice di un goloso blog di cucina.
“È per me un onore fare parte della grande famiglia di Curvy Pride, perché mi permette di condividere il mio percorso di vita e stimolare le persone, attraverso la mia esperienza, a credere in se stesse, ad amarsi e soprattutto a tirare fuori i sogni dal cassetto per realizzarli con la forza dell’intenzione. Perché volere è potere!”
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