Vi siete accorti di questa nuova rivoluzione in atto?

Nell’occhio del mirino ultimamente ci sono le curvy. Spuntano calendari, piovono post e stories e i curvy articoli sono ovunque.







Era ora? Beh sì, era tempo che venissero considerate come moda anche le taglie oltre la 42. Da anni disegno e confeziono outfits, senza contare quale sia la misura. Per me ciò che è importante è l’ambiente a cui è destinato l’outfit o la forma del corpo quale tavolozza su cui dipingere il quadro. Le taglie servono per determinare le circonferenze e nella produzione in serie sono sicuramente un codice fondamentale per gestire la produzione, l’assortimento e via discorrendo. Però non dimentichiamo che sono solo dei numeri. Anche io scrivo di moda e spesso mi rivolgo alle taglie dalla 46 in su, le curvy!
Anche a noi curvy hanno aperto le porte della corte della moda e ci hanno fatto entrare. Entriamo tutte con il nostro bel cartellino curvy. Si sa, l’uomo ama le mode in generale, si innamora di una cosa poi di quell’altra, poi esce una cosa più IN e tutto il resto può diventare OUT. Siamo di gran moda ora! Siamo noi ad essere veramente IN! Siamo le curvy. Non c’è niente di male.
Non possiamo proprio fare a meno di una categorizzazione, di uno stereotipo o di un badge? Per gli amanti del cartellino ci sono grandi novità in arrivo.

Fat -dall’inglese grasso- e kini -da bikini-. Veramente? Quindi ora non vado a comprare un costume da bagno, vado a comprare un fatkini. Perché il modello del costume cambia a seconda della taglia? Mica ho capito bene…
Facciamo un passo più avanti? Parliamo di moda e basta. Chi sono io per dire questo? Nessuno. Sono solo una tizia che indossa una taglia 46 che di lavoro e di passione immagina e realizza outfit e ambienti e scrive su un paio di blog.
Facciamocela questa risata. Usiamo pure il fatkini e riconosciamoci curvy ma sdrammatizziamo lo stereotipo e prendiamoci cura di gestirlo adeguatamente quando lo incontriamo. Perché in fin dei conti, chi se ne frega della moda curvy?
Questo articolo è stato scritto dalla socia e blogger Paula Elena Liguori che dedica parte del suo tempo alla crescita del Curvy Pride blog.
Un grazie a tutte le socie ed i soci che credono nell‘Associazione CURVY PRIDE – APS impegnandosi nel volontariato.

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