Questa è una storia vera. Una di quelle che non sentirai al telegiornale e non troverai nei libri di storia. Una di quelle che fanno la vita di tutti i giorni.
Quando è stata la prima volta che ho percepito la crepa? Valeria se lo chiede mentre scorre i commenti sotto il nuovo servizio fotografico che l’ha vista protagonista. Si è messa in gioco davanti a un obiettivo, proprio lei, con quel suo corpo lì, dopo che qualcuno l’ha definita un po’elefantoide. Non ha voglia di spiegare il perché l’ha fatto, non basta alle iene da tastiera sapere che lei voleva solo divertirsi, una come lei non può permetterselo.
UNA COME LEI DEVE GIUSTIFICARSI PER CIÒ CHE È.
Una crepa. Ecco come vede quel dolore che si porta dentro da sempre: un’enorme crepa che le attraversa il petto. Non una frattura, qualcosa che si rompe con un suono forte, distinto. Una crepa è insidiosa, sta lì a farti male e non sai quando ti spezzerà. E lei si è spezzata molte volte. Ora, inquieta, stacca gli occhi dal computer, si alza, traffica con i fornelli per preparare la cena, le sue ragazze discutono in cameretta e a lei non va di intervenire. Se la caveranno. Lei sta combattendo contro quella crepa. Rabbia, delusione, senso di inadeguatezza.
Quando è stata la prima volta che ho percepito la crepa?
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