
È napoletano, Bolognese di adozione e parrucchiere da 20 anni, con un salone tutto suo: La Compagnia dello Stile. Lo ammettiamo: abbiamo un occhio particolare per lui, perché sarà il consulente d’immagine per il Curvy Concept Store, ama tirare fuori i punti di forza di ogni donna e cucina benissimo. Ma, soprattutto, perché è il primo uomo intervistato per Ci metto l’impresa! Ecco cosa ci racconta dell’universo femminile Carlo Boiano.

Carlo, come hai iniziato?
Carlo: Faccio il parrucchiere da 20 anni, ho un salone mio da 8 e mi piace moltissimo collaborare con fotografi e con modelle per concorsi di bellezza. Nei concorsi di bellezza non metto fuori tutto il mio estro, perché la modella deve essere naturale al massimo. Invece con gli shooting posso dare vita a tutte le fantasie che voglio: è come un quadro, che posso dipingere come desidero. Adoro la trasformazione della donna: mettere fuori il meglio da una donna che non sempre è consapevole della sua bellezza e dei suoi punti forti…il nostro compito è proprio questo!
Da uomo, come mai ti sei appassionato al mondo dell’estetica e dell’hair stylist? Ci sono state influenze in famiglia?
Carlo: In famiglia sono l’unico ad aver preso la strada estetica. Ho iniziato a lavorare a 17 anni, adesso ne ho 40. Quello che mi piace è l’essenza del bello. Sono appassionato di fotografia, di viaggi…infatti l’unica cosa per la quale mi condannano è che sono sempre in giro! Ne approfitto sempre per scappare in nuovi luoghi del mondo, perché è ciò che mi ispira, mi riempie gli occhi che hanno continuamente sete…sono un curioso innato!
Cosa consigli a chi vorrebbe fare il parrucchiere o la parrucchiera?
Carlo: Innanzitutto, bisogna avere passione. Bisogna amare quello che si vede. Molte donne dicono che il parrucchiere deve essere uomo, perché nessuna donna parrucchiera può amare la cliente come lo fa il parrucchiere uomo. Bisogna amare (platonicamente) la donna per tirarne fuori il meglio! Quindi…passione, passione, passione!


Com’è nata la collaborazione con Marianna?
Carlo: Ho conosciuto Marianna 13 anni fa: venne nel salone dove lavoravo all’epoca e chiacchierando scoprimmo che lei era nata a Napoli, proprio nel palazzo vicino quello di mia nonna!! Da lì è nato questo amore platonico tra me e Marianna: io la considero una sorella, lei mi rispecchia molto e ci confrontiamo su tante cose…e insieme abbiamo già avuto il piacere, in passato, di creare dei piccoli eventi che sono stati belli, come sfilate, shooting con i suoi abiti etc…siamo sempre in movimento perché le nostre clienti non devono annoiarsi, questo è il punto d’incontro lavorativo tra noi. Poi siamo in sintonia perché abbiamo questa “napoletanità” in comune, che ci scorre nelle vene e che ritroviamo anche a Bologna!
Cosa farete insieme per il Curvy Concept Store?
Carlo: Per il Curvy Concept Store sarò un punto fermo nella consulenza d’immagine, come hair stylist e make up artist. Un giorno a settimana, su appuntamento, lo dedicherò a fare una consulenza d’immagine specifica per ogni cliente: darò consigli su come portare i capelli, quali toni di tintura e di trucco utilizzare, come valorizzare al meglio il viso con i capelli etc…una serie di piccoli consigli che aiutano a dare il meglio della persona.

Cosa ti aspetti da quest’esperienza?
Carlo: Sicuramente un servizio che va oltre un negozio di abbigliamento. Mi aspetto un’apertura mentale, anche da parte della clientela, a concepirlo come un luogo di ritrovo per donne curvy in modo che possano incontrarsi, relazionarsi e confrontarsi con altri esperti di bellezza come Laura Gariglio. Spero diventi un circolo sulla bellezza curvy.
Secondo te, a cosa una donna non deve mai rinunciare?
Carlo: Alla sua sicurezza. Perché se una donna è sicura è più bella agli occhi degli altri, è più bella ai suoi occhi ed è donna. Se sei sicura hai una marcia in più in tutto.

Da uomo che si occupa di bellezza femminile, cosa ci racconti del rapporto con le tue clienti?
Carlo: Io le mie clienti le amo tutte! Ognuna di loro ha il suo fascino a prescindere dall’età!
Secondo te, qual è la paura più grande delle donne rispetto al proprio corpo?
Carlo: Secondo me, è il confronto con altre donne, al di là del rapporto con gli uomini. Perché una donna sicura di sé può avere in pugno qualsiasi uomo, indipendentemente dalla taglia. Invece il confronto con un’altra donna è un qualcosa di più sottile, sul quale ognuna deve lavorare davvero.
Come le aiuti a sentirsi a proprio agio pur cambiando look?
Carlo: Non bisogna imporre il cambiamento, ma stimolarlo con degli input. È quell’input che crescerà da sé, e dopo un po’ sarà la cliente a chiedere il cambiamento. Infatti, se si sceglie un cambiamento repentino può essere traumatizzante e si può decidere di tornare sui propri passi.
Quindi sei anche un po’ psicologo?
Carlo: Quello in primis!
Qual è il tuo rapporto con il mondo curvy?
Carlo: La mia prima esperienza è stata grazie a Marianna, dopo aver lavorato anni con le modelle tradizionali…e mi sono divertito tantissimo! Quest’anno ho partecipato alla festa per i 30 anni di Keyrà dy Alberto Cacciari, e mi sono divertito ancora tantissimo! La donna curvy ha un altro senso dell’umorismo, che va oltre…è capace di aprirti il suo mondo e accoglierti nella sua ampiezza, con la simpatia e la carica che ha!!
Personalmente quanto ami le curve?
Carlo: I modelli di bellezza che mi accompagnano da sempre sono Sofia Loren e Anna Magnani, che sono curvy…secondo me la donna deve avere queste sinuosità per essere femminile, riempire l’abito e riempire gli occhi!
Qual è stata la tua soddisfazione più grande sul lavoro?
Carlo: Sono 20 anni che lavoro, e negli ultimi 7/8 anni ho avuto molte soddisfazioni, come il rapporto con le clienti o gli articoli su quotidiani come il Resto del Carlino…e sono venute tutte proprio dopo l’apertura del salone che ho concepito e arredato io, ed è una mia creatura. Il pieno del mio lavoro e della mia vita è stato dai 35 ai 40 anni: gli ultimi 5 anni in cui ho vissuto le emozioni al meglio!

Qual è il tuo capriccio in cucina?
Carlo: In cucina sono bravissimo!!! Sono napoletano ma anomalo: adoro la genuinità della cucina napoletana, ma viaggiando spesso mi lascio ispirare dai paesi che visito. Adoro la cucina greca, le influenze arabe…e adoro mangiare!!
Cosa ci metti nella vita?
Carlo: Tanta curiosità. Se finisce la curiosità in un individuo finisce tutto. La curiosità ti fa crescere, ti arricchisce, ti fa aprire mentalmente, ti accultura. È l’istinto primario di tutte le crescite.

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