-CHI SEI? Mi chiamo Laura , ho 37 anni e sono infermiera. Sono una persona molto schietta e vera perciò spesso credo di “andare bene solo a pochi” proprio per questo lato del mio carattere, ma sono anche una persona molto dolce e chi entra nel mio cuore trova un posto sicuro di sincero affetto.
Sono felicemente sposata.
Mi definisco una “BodyPositive Activist” (come nella foto)

Non sono sconosciuta al mondo curvy: infatti sono stata ambasciatrice “BeautifulCurvy 2018”, ho fatto un calendario per un brand, videoclip musicali, scritto in un libro, figurazioni in film, programma televisivo di cucina, concorsi di bellezza e altre mille cose…
-CHE COSA E’ PER TE CURVY PRIDE ? Vi conoscevo già da 4 anni , ma ero titubante ad entrare nella community per spiacevoli incomprensioni che mi sono successe precedentemente nel “mondo curvy”.
Mi sono limitata a seguirvi sul social e quando ho capito che l’inclusione era per tutti allora ho preso coraggio .
Sebbene possa sembrare la solita frase fatta, sono sincera … incominciava a “starmi stretta” la parola “curvy ”come mera categorizzazione di un tipo di fisicità.
Secondo il mio punto di vista, che con il tempo ho capito essere anche il vostro, dietro questa parola “curvy” c’è tutto un mondo !!! Quindi ho allargato le mie vedute e sono andata oltre al nome della vostra associazione “curvy pride”.

In questo mondo curvy credo di essere entrata precedentemente in un momento sbagliato della mia vita. Non stavo bene con me stessa. Poi ho avuto un grosso problema di salute e speravo di trovare più sostegno e appoggio oppure di “dimenticare” tutto quello che mi era successo, partecipando a certi eventi, serate ecc… ma non è andata così ovviamente; serviva altro.
Devo dire però che nel frattempo ho conosciuto molte persone carinissime che fanno parte di questa community e seguendo loro ho scoperto “pizza e curve“ (che accoglie donne ma anche uomini e persone di tutti i tipi), “felicità formosa”, “struccati” soprattutto quando ho visto la dolcissima Daniela, oltretutto collega infermiera come me, intervistare una ragazza che aveva subito violenza .
Purtroppo anche io ho subito violenza domestica per 7 anni quindi mi sono molto immedesimata, anche se la storia di vita era diversa.
Nel frattempo ho cercato di lavorare anche su me stessa, sul mio carattere e smussare alcuni angoli (prima ero intollerante a molte ingiustizie che mi sono capitate ed ero quella che “se non mi vai bene sparisci dalla mia vita”. Ora va meglio, ma ho ancora molta strada da fare per migliorarmi )
Ecco quindi cosa è per me curvy pride : possibilità di integrazione e miglioramento
-UN MESSAGGIO PER LA COMMUNITY DI CURVY PRIDE Abbiate sempre il coraggio di agire e di gioire per le piccole cose così renderete la vostra vita sempre più bella e in armonia con voi stessi. Non abbiate paura di VIVERE .
-TI PIACE SFILARE O FARTI FOTOGRAFARE ? SE SI’ PER QUALE MOTIVO Sì mi piace molto! Soprattutto farmi fotografare .
Perché attraverso la fotografia posso esprimermi liberamente senza paure! Inoltre con la giusta espressività e tema fotografico si possono mandare moltissimi messaggi di sensibilizzazione.
La fotografia mi fà sentire BELLA agli occhi di chi mi stà guardando! Non penso, mentre scatto, al rotolino di ciccia di qui o di là o a tutte le imperfezioni del mio corpo…anzi mi scateno, mi arrampico sugli alberi, scatto in acqua, in terra ovunque.. mi dimentico perfino di avere delle cicatrici! Anche sfilare mi piace ma preferisco contesti più ricreativi sotto questo punto di vista.
A volte mi sento in imbarazzo perché faccio più fatica a socializzare con persone che non conosco (purtroppo sono piuttosto diffidente).
Ad ogni modo ho già sfilato tante volte e mi sono divertita molto.
-TI SEI MAI SENTITA DISCRIMINATA PER LA TUA FISICITA’ Sì, da quando ero piccola .
La solita storia che si ripeteva era “hai un bellissimo viso, ma dovresti dimagrire un pò” oppure mi dicevano “sei bella dal viso fino alla vita” (facendomi pesare il fatto di avere i fianchi ed un lato b pronunciato, come se io non lo vedessi già da me…)
-COME HAI REAGITO? Purtroppo MANGIANDO SEMPRE DI PIU’ e SFOGANDO sul cibo ogni frustrazione della mia vita .
Per fortuna ho sempre avuto l’appoggio di mia mamma per queste cose che ha cercato di aiutarmi sin da piccola con l’alimentazione, ma mai obbligandomi ad essere diversa da quella che ero e che sono .
Il problema vero era comunque quando uscivo di casa ….
-COME HAI IMPARATO AD ACCETTARTI ED AMARTI ? FACENDO MILLE SBAGLI ma che mi hanno portato ad essere quella che sono .
Dopo la più brutta esperienza di convivenza violenta, in cui ero ingrassata 44 chili e “non ero più io”, ho capito che dovevo scappare e rinascere da lì .
Quindi ho avuto bisogno di sostegno psicologico, di fare altri mille errori, di frequentare uomini sbagliati, di uscire di casa da sola e andare al cinema, in discoteca, di eliminare le amicizie negative e favorire quelle positive, di riprendere il giusto peso facendo sport e assumendo un’alimentazione corretta, di ricominciare a vestirmi con i colori non sempre con il nero ! Insomma dovevo riprendere la mia autostima facendo un percorso per ME STESSA e non PER COME MI VOLEVANO GLI ALTRI
-PER AFFERMARE LA CULTURA DELLA PLURALITA’ E DELL’INCLUSIONE COSA E’ NECESSARIO FARE? Rispettare e tollerare (cosa per niente semplice, ma necessaria) le idee/opinioni altrui. Inoltre bisognerebbe sostenersi di più a vicenda, abolire le parole INVIDIA e MALSANA COMPETIVITA’ dalla propria vita (pensiero soprattutto rivolto alle donne), dovremmo essere più unite, fare squadra un po’ come i moschettieri “tutti per uno , uno per tutti ”

-UNA FRASE CHE MI RAPPRESENTA “Ama te stessa con lo stesso amore che dai agli altri”
Laura Chiapparini
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Il presente articolo è stato edito dalla socia Valentina Parenti che dedica del suo tempo alla crescita del CurvyPrideBlog.
Un grazie a tutte le socie e i soci che credono nell’Associazione CURVY PRIDE – APS impegnandosi nel volontariato.

Editor Valentina Parenti @momincolors (socia e staff Associazione Curvy Pride – APS)
“Sogna un mondo senza stereotipi di genere, positivo e attento all’integrazione sociale. Educa i suoi figli ad una “vita a colori” ed è il segreto della felicità – #educareallafelicità“